Via libera del Cdm allo schema di decreto sulla valutazione delle performance delle PA. “Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madia – si legge in una nota – ha approvato in esame preliminare al fine di acquisite i pareri prescritti, uno schema di decreto del Presidente della Repubblica recante il regolamento di disciplina delle funzioni del dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di misurazione e valutazione della performance delle pubbliche amministrazioni”.
“Nello specifico il regolamento anticipa alcune necessarie misure che saranno più organicamente oggetto dell’esercizio della delega in attuazione della legge di riforma delle amministrazioni pubbliche, appena approvata dal Parlamento. Il regolamento, previsto dal decreto legge n. 90/2014 al fine di completare il trasferimento delle funzioni in materia di valutazione già attribuite all’Anac, disciplina in particolare per le amministrazioni la possibilità di semplificare il ciclo della performance e per il cittadino la garanzia di una valutazione più indipendente e affida al Dipartimento della Funzione Pubblica un ruolo di coordinamento, chiarendo il quadro delle competenze sulla misurazione e valutazione della performance. Viene inoltre promossa la costituzione di una Rete nazionale per la valutazione delle amministrazioni pubbliche che dia evidenza alle migliori esperienze in essere”, conclude il comunicato.
Il Dpr sulla valutazione delle PA approdato a Palazzo Chigi è il regolamento previsto dal primo decreto legge Madia (Dl 90/2014). Il dl prevedeva che entro 180 giorni dall’entrata in vigore del dl (cioè entro gennaio 2015) il Governo avrebbe dovuto riordinare le funzioni in materia di misurazione e valutazione della performance, sulla base di cinque norme generali: revisione e semplificazione degli adempimenti a carico delle PA, al fine di valorizzare le premialità nella valutazione della performance, organizzativa e individuale; progressiva integrazione del ciclo della performance con la programmazione finanziaria; raccordo con il sistema dei controlli interni; valutazione indipendente dei sistemi e risultati; conseguente revisione della disciplina degli organismi indipendenti di valutazione.