FREQUENZE

Rottamazione Tv locali, Giunco: “Agcom non cambi i piani”

Il presidente dell’Associazione Tv locali: “In ritardo la rottamazione delle frequenze interferenti con i Paesi stranieri confinanti: ci auguriamo che non dipenda da un ripensamento nei criteri di pianificazione”

Pubblicato il 28 Set 2015

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“L’avvio delle procedure di rottamazione delle frequenze attribuite alle Tv Locali e considerate interferenti con gli stati esteri confinanti è in notevole ritardo rispetto ai tempi previsti dalla legge. Ci auguriamo che ciò non dipenda anche da un ripensamento dei criteri di pianificazione delle frequenze da parte di Agcom”. Lo dice il presidente dell’Associazione Tv Locali aderente a Crtv Maurizio Giunco: “Mi riferisco in particolare a quanto previsto dallo schema di provvedimento per la cessione della capacità trasmissiva delle Tv Locali (Allegato A Delibera 413/15/CONS) posto recentemente in consultazione pubblica da Agcom”.

Nel testo l’Autorità, fa notare Giunco, prevede la possibilità dell’eventuale assegnazione tramite gara alle Tv Locali di ulteriori risorse frequenziali, tenendo conto della possibilità di riuso della medesima frequenza in regioni adiacenti. Sul punto, prosegue il Giunco, “è bene sottolineare, come peraltro già evidenziato dall’Associazione TV Locali in sede di consultazione pubblica, che in particolari aree territoriali quali quella della pianura padana sussiste il consistente rischio di compromettere l’efficacia della pianificazione dell’Autorità”.

Infatti è evidente, continua Giunco, “che l’utilizzo di una medesima frequenza in regioni attigue o comunque appartenenti allo stesso bacino territoriale è impraticabile su vaste aree in assenza di una adeguata schermatura orografica. Quanto affermato nello schema di delibera potrebbe essere attuabile nelle regioni (ad esempio Puglia e Abruzzo) nelle quali sussistano i presupposti orografici e tecnici (anche attraverso l’impegno alla compatibilizzazione del segnale da parte dei soggetti assegnatari) che garantiscano la diffusione delle trasmissioni televisive prive di interferenze al fine di assicurare un sufficiente livello di servizio”.

“Chiedo pertanto all’Autorità – chiude Giunco – di tener conto delle nostre osservazioni tese a risolvere definitivamente le annose problematiche interferenziali fra le regioni attigue”

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