Dei 28 imputati del processo sugli ex lavoratori della Olivetti morti per amianto, 17 finiranno a giudizio. Il processo che aprirà i battenti il 23 novembre a Ivrea vedrà tra i rinviati a giudizio volti noti come l’ex ministro Corrado Passera e gli imprenditori Roberto Colanino e Carlo De Benedetti. Nessun proseguimento di azione giudiziaria per i figli del patron del Gruppo L’Espresso Marco e Rodolfo, ma nemmeno per i consiglieri dell’azienda privi di incarichi operativi e deleghe.
Dopo le decisioni del gup Cecilia Marino, definite dal segretario provinciale Fiom-Cgil Francesco Bellomo “un passo importante per fare giustizia”, alla fine del prossimo mese inizierà dunque il processo. Sotto accusa coloro che sarebbero colpevoli della morte di 14 ex lavoratori della Olivetti da contatto con fibre d’amianto e per lesioni colpose. Tra i principali imputati c’è Carlo De Benedetti, entrato nell’azienda nel 1978, che tramite le parole di un suo portavoce ha fatto sapere di essere “amareggiato per il rinvio a giudizio” pur essendo “convinto che il processo stabilirà la sua totale estraneità”.
