"Andremo avanti anche senza Telecom". Il presidente di
Fastweb, Carsten Schloter, è stato perentorio nel messaggio
lanciato dal palco dell'undicesima conferenza italiana di
Deutsche Bank a cui ha preso parte anche Stefano Parisi, il quale
oggi presenzierà all'audizione in Agcom in rappresentanza
dell'azienda.
"L'iniziativa sulla fibra con Vodafone e Windi andrà
avanti comunque. E dunque per Telecom ha un senso partecipare. Ma
se non lo farà ci saranno nuove reti fuori dal controllo di
Telecom, il che vorrebbe dire per loro sedere su un asset destinato
a morire, la rete in rame, e questo non può essere una opzione per
loro. E se il governo e le autorità saranno favorevoli noi tre
operatori andremo avanti in ogni caso".
Scholter ha ribadito che l'intenzione è di dare vita a una
rete unica: "Qualsiasi altra alternativa è impossibile, non
sarebbe sostenibile finanziariamente e potrebbe essere un disastro
per tutti i partecipanti e faremo una rete unica". Una rete
che si farà anche senza l'intervento della Cassa depositi e
prestiti: "Non è una necessità stringente la presenza di
Cdp, è molto più importante avere un chiaro standard tecnologico
e avere un quadro chiaro per la migrazione dei clienti dalla fibra
in rame, perché la sostenibilità del modello di business dipende
dalla migrazione totale, un modello cge diventa attraente per tutti
i fondi infrastrutturali del mondo".
Il piano da 2,5 miliardi di euro annunciato con Vodafone e Wind per
cablare le 15 maggiori città italiane potrebbe dunque essere
finanziato da investori esteri. Il consorzio a tre si impegnerebbe
inoltre a finanziare un terzo dell'iniziativa. "Abbiamo
numerosi contatti a livello politico-industriale – ha detto
Schloter – ma ora non voglio fornire dettagli. Certamente stiamo
cercando di creare un grande supporto, anche se – ha concluso – al
momento è troppo presto per il coinvolgimento delle banche".