CONVEGNO EY CAPRI

Samaritani: “Agid deve cambiare. Spid e e-payment priorità Paese”

Il direttore generale dell’Agenzia: “Dobbiamo riorganizzarci con un sistema di metrica che parte dall’analisi esterna per riorientare gli obiettivi”. Avanti tutta sui nuovi servizi: “C’è una strategia e anche l’execution. Pin unico completamento della vision”

Pubblicato il 08 Ott 2015

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“La PA si deve impegnare ad acquisire credibilità, fissare date e non cambiare rotta. Ma abbiamo bisogno di aiuto per creare l’offering. Bisogna fare un ‘patto’ per dare le soluzioni adeguate”. Questa la ricetta di Antonio Samaritani, annunciata dal palco del convegno EY di Capri “Digitale per la crescita”.

Spid e e-payment della PA le colonne portanti: “Se abbiamo i due pilastri lasciamo al mercato lo sviluppo di servizi. A noi il compito di definire le linee guida e gli standard per garantire l’interoperabilità. La nostra ambizione è definire il modello di riferimento che diventi la base per la strategia paese. E sulla base di questa vision Agid deve cambiare: dobbiamo riorganizzarci con un sistema di metrica che parte dall’analisi del fuori e ci fa capire quali sono gli obiettivi interni”.

Secondo Samaritanu “c’è una strategia e c’è anche l’execution. Stiamo cercando di capire come mantenere allineati i piani Strategia per la crescita digitale e Piano Bul. Bisogna fare leva sullo sviluppo di servizi per stimolare la banda ma anche dove c’è banda con visioni sincrone. Quando Renzi dice che punta sul Pin unico per accedere servizi della PA di fatto annuncia il completamento della vision. Lo Spid è fondamentale perché avere un sistema di credenziali certificate con livelli di sicurezza progressivi è determinante per i servizi ai cittadini ma anche per creare un ponte fra pubblico e privato e spingere i servizi per l’e-commerce e tutto il tema della sharing economy”. Samaritani punta anche sui pagamenti elettronici: “Si tratta di una rivoluzione al pari di quella della fatturazione elettronica”.

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