SUD AMERICA

Telecom Argentina, stop del regolatore: bloccata cessione a Fintech

Il veto dell’authority alla cessione del 51% di Sofora, holding di controllo di Telecom Argentina. Fintech annuncia di voler impugnare la decisione

Pubblicato il 16 Ott 2015

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Stop alla cessione del 51% da parte di Telecom Italia di Sofora, holding di controllo di Telecom Argentina, a Fintech. A deciderlo è stata la Aftic argentina (Autoridad Federal de Tecnologías de la Información y las Comunicaciones). E’ quanto emerge da una nota di Telecom Italia, che “prende atto della decisione assunta dalla Aftic argentina che ha negato l’autorizzazione al trasferimento” della partecipazione di controllo. “Fintech ha rappresentato a Telecom Italia – prosegue il comunicato – l’intendimento di impugnare la decisione”.

”Fintech non ha dimostrato di avere esperienza e competenza” nell’ ambito delle telecomunicazioni. E l’arrivo del fondo del messicano David Martinez inoltre avrebbe messo Telecom Argentina ”nelle mani di società di puro investimento”. Queste le motivazioni che hanno spinto il consiglio dell’Aftic a prendere la decisione. L’ingresso di Fintech nel gruppo Telecom Argentina, secondo l’autorità, che ha deliberato con voto unanime, “non rispetta i requisiti richiesti dalla normativa per questo tipo di operazioni”. La società infatti “non si trova nelle condizioni di operare e di prendere il controllo dei servizi e dell’ infrastruttura” dell’azienda telefonica nazionale. Fintech Telecom, sottolinea il regolatore in una nota che motiva lo stop, “è stata costituita nello stato del Delaware il 18 ottobre 2013, meno di due mesi prima che il gruppo Telecom Italia accettasse l’offerta per far partire l’operazione”.

Da parte sua Fintech in un comunicato ha espresso “pieno rispetto per il Governo nazionale e le sue autorità” e indicato che porterà risposte e chiarimenti più dettagliati alla luce decisione dell’authority. Nel contempo il fondo ha voluto “manifestare e confermare la vocazione e l’impegno a investire nel Paese”.

A seguito dello Stop del regolatore, in base agli accordi, Telecom avrà facoltà di “recedere dall’accordo” col fondo messicano di Martinez Guzman “ed esercitare una call option di durata pari a sei mesi per il riacquisto (direttamente o tramite altra società del gruppo) della partecipazione di minoranza del 17% di capitale Sofora già ceduta a Fintech, a condizioni predefinite”. Oppure, “perseguire un percorso di vendita (soggetta all’applicabile approvazione

regolatoria) della residua partecipazione di controllo, pari al 51% del capitale di Sofora, a un terzo acquirente, con garanzia Fintech di un corrispettivo complessivo minimo per Telecom Italia di almeno 630,6 milioni di dollari”.

Infine, “qualora il corrispettivo della vendita, debitamente approvato, superasse il prezzo minimo garantito da Fintech, il differenziale sarà suddiviso tra Telecom Italia e Fintech secondo una formula prestabilita”.

Qualora Telecom Italia non riuscisse a perfezionare la vendita a un terzo entro un ulteriore periodo di due anni e mezzo, l’accordo con Fintech sarà risolto e quest’ultima corrisponderà a Telecom Italia un ammontare di 175 milioni di dollari e Telecom Italia beneficierà di una call option di durata pari a sei mesi per il riacquisto a condizioni predefinite (direttamente o tramite altra società del Gruppo) della partecipazione di minoranza del 17% di capitale Sofora già trasferita a Fintech. Telecom Italia, infine, ha ottenuto già nel contratto del 2014 garanzia di esatta esecuzione del contratto con Fintech, nella forma di un pegno di un titolo di ammontare pari a 600,6 milioni di dollari.

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