“Il nostro obiettivo è quello di estendere l’utilizzo dei servizi di sanità digitale. In questo senso sono fondamentali le azioni di sensibilizzazione della cittadinanza che puntano anche all’empowerment di chi ha maggiore difficoltà col web”. Così Claudio Dario, presidente di Arsenàl.It, presenta a CorCom l’iniziativa “Clicca la tua salute”, legata al fascicolo sanitario elettronico regionale e promossa dallo stesso Consorzio, regione Veneto, azienda Ulss 10 Veneto orientale e dai comuni compresi nel suo territorio. Sono tredici le amministrazioni che hanno aderito al progetto pilota, mettendo a disposizione dei punti di accesso web pubblici presidiati da un addetto (si tratta in particolare dei centri “P3@” promossi dalla sezione sistemi informativi della regione all’interno dell’agenda digitale).
Nello specifico, l’iniziativa prevede sia la formazione degli operatori sia l’organizzazione di incontri aperti al pubblico, per spiegare quali sono e come è possibile utilizzare i servizi di sanità online. In questo modo, i cittadini dei comuni coinvolti potranno rivolgersi agli operatori dei centri vicino a casa per avere informazioni sull’accesso ai servizi, ma anche per apprendere come si scarica un referto o come si prenota una visita dal sito della propria azienda sociosanitaria. Misurati i risultati sull’utilizzo dei servizi, nel 2016 è previsto di estendere l’esperienza ad altre aziende Ulss in tutto il Veneto. “Tanto più riusciremo a fare rete nell’offrire servizi sempre più vicini agli utenti, quanto contribuiremo a migliorare in generale la sanità. Per questo è importante cambiare la cultura di accesso ai servizi, mostrandone i vantaggi”, spiega il presidente di Arsenàl.It. Quindi snocciola alcuni dati: “Dal rapporto Istat dello scorso anno è emerso che, seppur la situazione sia in media con quella nazionale, il 32,8% delle famiglie residenti in Veneto non ha accesso a internet.
La principale motivazione è che non sanno usarlo”. D’altronde, sempre l’Istat rileva che nell’89% dei casi quando in famiglia c’è un minorenne, esiste una connessione alla rete contro il 16% delle famiglie over 65. Investire in cultura e competenze digitali, dunque, senza lasciare indietro anziani e persone in difficoltà, attraverso un’iniziativa “che promuove l’utilizzo dei servizi sanitari digitali valorizzando il network dei centri pubblici di accesso, ad oggi presenti in 327 comuni veneti”, sottolinea Gianluca Forcolin, vicepresidente della giunta regionale. Sulla stessa linea Carlo Bramezza, direttore generale dell’azienda Ulss 10 Veneto orientale: “Questo progetto permetterà una maggiore diffusione dell’uso dei servizi online, con un vantaggio per i nostri assistiti che potranno evitare code e attese”.