Un nuovo tassello nell’Audigate. Il Garante della Privacy ha appena avviato un’istruttoria per acquisire nuove informazioni sulle famiglie campione, dati che saranno recuperati dalla Guardia di Finanza. Il Garante privacy ha avanzato ad Auditel una serie di richieste: innanzitutto chiede di conoscere le modalità di raccolta e di conservazione dei dati sia delle famiglie che entrano nel panel, sia dei soggetti esterni ai quali eventualmente i dati vengano comunicati.
Non è tutto: l’autorità che vigila sulla privacy dovrà infatti essere anche informata circa l’utilizzo eventuale di tecniche di anonimizzazione, il rispetto dell’obbligo di informativa nei confronti delle famiglie e dell’effettiva prestazione del consenso all’uso dei loro dati personali.
Come deciso nei giorni scorsi dal cda di Auditel, dopo la divulgazione di alcuni nomi del panel, la diffusione dei dati di ascolto rimarrà ancora riservata, anche se la società continuerà nella rilevazione dati, riservandoli però alle sole alle emittenti. L’attuale campione sarà interamente sostituito a spese di Nielsen, la società che rileva gli ascolti: il panel sarà allargato a 15.600 famiglie.
Auditel “utilizzerà questo periodo per approfondire con il proprio comitato tecnico tutti gli aspetti metodologici con un’accurata serie di verifiche a tutela dell’impegno di trasparenza e affidabilità”.
Anche Nielsen ha diffuso una nota per rendere nota la propria posizione sul caso: “Il 1° ottobre sono state erroneamente divulgate informazioni relative a un gruppo di panelisti Auditel ad altri destinatari dello stesso panel – si legge nel comunicato – Nielsen ha prontamente avviato un’indagine interna sui suoi sistemi e processi e adottato una serie di procedure in grado di determinare l’entità dell’episodio e identificare eventuali anomalie. A oggi non risultano alterazioni dei dati. L’azienda continuerà a condurre specifiche analisi nel corso dei prossimi mesi per identificare immediatamente eventuali irregolarità. Nielsen – conclude la nota – continua a impegnarsi per tutelare la privacy dei suoi panelisti, dei consumatori e dei suoi clienti in Italia e nei 106 mercati in cui opera, e sta lavorando insieme ad Auditel per gestire al meglio gli sviluppi della situazione”.
“Sulla vicenda dell’Auditel, che rischia di creare tra l’altro un grave danno all’intero sistema televisivo e quindi anche alla Rai, è opportuno che intervengano al più presto Antitrust e Agcom” avevano chiesto i deputati Pd Michele Anzaldi (segretario della commissione di Vigilanza Rai) e Lorenza Bonaccorsi (componente della Vigilanza a responsabile Cultura Pd). “Le autorità di controllo – spiegano – verifichino se ci sono state irregolarità da parte di Auditel. Serve chiarezza su un sistema opaco”.