Un tablet low cost: la nuova sfida di Negroponte

L’organizzazione no profit “One laptop per child” si allea con Marvell per la messa a punto di una “tavoletta” da 100 dollari. Il primo prototipo sarà svelato a inizio 2011 al Ces di Las Vegas

Pubblicato il 28 Mag 2010

Dopo i mini computer a basso costo, “One laptop per Child”,
l’organizzazione no profit fondata da Nicholas Negroponte per
l’alfabetizzazione delle giovani generazioni dei paesi in via
di sviluppo, punta sui tablet e si allea con Marvell auspicando
di presentare il terminale al prossimo Consumer electronics show
di Las Vegas, a gennaio 2011, a un prezzo che non superi i cento
dollari.

Il tablet, denominato come XO-3 e di fatto upgrade del progetto
XO del portatile da cento dollari lanciato nel 2007, sarà basato
per la parte hardware sulla piattaforma Moby già lanciata da
Marvell a marzo, avrà almeno una videocamera integrata,
supporterà Flash e anche video in alta definizione e grafica in
3D. Per quanto riguarda il sistema operativo, il co-fondatore di
Marvell, Weili Dai, ha spiegato al New York Times che la prima
versione del tablet funzionerà con Android.

Sicuramente, ha precisato Negroponte, non si baserà su Windows 7
perchè richiede troppa memoria ed energia. Il prototipo viene
definito da Negroponte come un punto di incontro fra portatile,
iPad e Kindle. La collaborazione fra “One laptop per Child” e
Marvell consentirà a quest’ultimo di vendere il tablet su
vasta scala, negli Usa, a scuole e istituzioni medico-sanitarie e
allo stesso tempo aiuterà a ridurre i costi di produzione per i
modelli destinati ai mercati meno avanzati. Il prezzo si
aggirerà intorno ai cento dollari, ma Negroponte è ottimista e
spiega che si potrebbe anche arrivare a 75 dollari. Il
“vecchio” laptop venduto a governi e organizzazioni di paesi
come Afghanistan e Uruguay non era pensato per una platea di
utilizzatori così vasta e l’organizzazione si è vista
costretta a ridurre le aspettative sulla sua diffusione non
riuscendo a tenere il prezzo al di sotto dei 200 dollari.

Negroponte ha aggiunto che il dispositivo potrebbe includere
anche un feedback touch e un display dual-mode, spiegando che
potrà essere usato sia in interno che sotto luce diretta. Questa
possibilità è ritenuta particolarmente adatta per i destinatari
del prodotto, ossia i bambini dei paesi in via di sviluppo che
stanno spesso fuori casa. Il prototipo avrà uno schermo di vetro
ma l’obiettivo è arrivare a un computer interamente di
plastica, probabilmente nel 2012.

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