Mobile e plusvalenze sulle partecipazioni. La trimestrale di Alibaba ha spiazzato gli analisti, che avevano previsto ricavi a 3,34 miliardi di dollari e che invece si sono trovati davanti un fatturato di 3,49 miliardi e una crescita del 32%. Percentuali bulgare di aumento anche per il volume sui siti retail di proprietà del colosso cinese dell’e-commerce (+28%), mentre il fatturato delle attività cloud e quello generato da mobile hanno vissuto addirittura crescite percentuali a tre cifre, attestandosi rispettivamente a 102 milioni (+128%) e 1,66 miliardi (+183%).
La strategia di Alibaba è quella di ampliare il proprio raggio di azione per andare oltre il semplice canale di commercio online. Non a caso, nei prossimi mesi il gruppo aprirà nuove sedi in Europa: la squadra che gestirà i piani di sviluppo in Italia, dove verrà aperta una sede operativa, e in generale nel Vecchio Continente è già pronta ad entrare in azione. Per la fine dell’anno è anche attesa la creazione dello spin-off di Yahoo nel colosso cinese: la compagnia americana ha detto di voler procedere a prescindere dallo stop del fisco Usa sul carattere tax-free dell’operazione.
Sicuramente i dati economico-finanziari appena resi pubblici potrebbero aiutare non poco i progetti di espansione. L’utile netto con cui Alibaba ha chiuso il trimestre giugno-settembre è di 1,4 dollari per azione, ossia 3,57 miliardi di dollari totali. Un aumento del 649% su cui ha pesato in positivo la rivalutazione della partecipazione del 38% posseduta in Alibaba Health Information Technology. Alibaba sta anche rastrellando le proprie azioni per ridare vitalità al titolo azionario, che a Wall Street aveva perso un terzo del proprio valore nei 4 mesi scorsi.
Alibaba arriva anche in Europa, e in Italia. Se ne parla nell’articolo Arriva Alibaba, l’e-commerce made in Cina sbarca in Italia.
