Poste, Caio: “Ora 8mila assunzioni in 5 anni”

L’Ad all’indomani della quotazione in borsa: “Sono molto soddisfatto del prezzo. Abbiamo un bel progetto da realizzare, resto qui”. Sull’ingresso dei sindacati in Cda: “Nessun pregiudizio. Penso l’evoluzione sia in questo senso”

Pubblicato il 28 Ott 2015

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“Ottomila assunzioni nei prossimi 5 anni a tutti i livelli, orientate al cambiamento, perché cambiano le esigenze dei clienti”. Ad annunciarlo ai microfoni di Radio24, all’indomani della quotazione in borsa di Poste Italiane, e l’ad della società, Francesco Caio. Quanto al piano degli esuberi, “gestiamo un turnover agevolato – precisa Caio – vedremo di anno in anno come funziona”.

Rispondendo alla domanda su un suo eventuale addio a Poste, Caio ha replicato: “Abbiamo un bel progetto da realizzare in 5 anni, si resta qui”.

“Sono molto soddisfatto del prezzo”, ha aggiunto rispondendo alle domande di Giovanni Minoli e tornando alla quotazione in borsa della società, su cui ha aggiunto: “L’Italia che privatizza velocemente un’azienda grande come Poste Italiane guadagna tanto in credibilità”.

Rispondendo sugli investimenti futuri, “Siamo in grado di farli senza utilizzare le risorse della privatizzazione – ha aggiunto Caio – C’è una legge che dice che le risorse vanno utilizzate per la riduzione del debito”.

Quanto all’investimento di Poste italiane in Alitalia, “Oggi lo rifarei – ha spiegato – perché è stato fatto con logica industriale. Continuiamo a lavorare con Alitalia per costruire un polo logistico”, ha spiegato. Rispetto poi all’acquisto del 10% di Anima, Caio ha sottolineato che l’operazione serve “per ampliare la nostra offerta in un momento in cui i tassi vanno a zero e gli strumenti di risparmio non soddisfano più i consumatori. Stiamo portano i clienti a un investimento con rischio e Anima va in questa direzione”.

Infine l’ad di Poste italiane ha lanciato un segnale di apertura all’ingresso dei sindacati in azienda: “Nessun pregiudizio – ha detto – Penso che l’evoluzione sia in questo senso”.

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