Venticinque milioni di euro. Il finanziamento è di quelli grossi e l’investitore è uno di quelli che ci pensa bene prima di mettere mano al portafoglio. Stiamo parlando dei soldi che la Banca Europea degli Investimenti metterà nelle casse di Qwant, il motore di ricerca creato in Francia nel 2011 che vuole fare concorrenza al dominatore incontrastato del web searching, ovvero Google.
Dopo le risorse messe a disposizione a metà 2012 dalla società tedesca Axel Springer, che aveva acquisito il 20% del capitale della startup, adesso Qwant potrà contare su un finanziamento piuttosto ingente, che prevede l’ingresso della Bei in qualità di azionista e che non esclude un’ulteriore tranche da 25 milioni entro la fine dell’anno.
La compagnia franco-tedesca, presa come esempio dell’innovazione digitale europea anche durante la Conferenza Digitale che ha sancito il nuovo asse Merkel–Holland sul tema, punta a declinare la propria piattaforma in altre lingue per uscire dal perimetro operativo attuale e lanciarsi con decisione sull’intero mercato europeo.
Il prestito servirà a far crescere un motore di ricerca che si è sempre definito “altamente performante, rispettoso della privacy degli utenti come della neutralità delle ricerche”.