“Lo sviluppo del digitale nelle Regioni, anche in ambito sanitario, deve viaggiare su un doppio binario: da una parte occorre disporre di fondi per affrontare gli aspetti tecnologici, dall’altro va strutturata la sfera organizzativa, dunque l’offerta dei servizi a una popolazione che non è, necessariamente, già avvezza alle nuove tecnologie”. Parole di Lorenzo Noto – direttore della struttura complessa controllo di gestione e sistemi informativi direzionali azienda Usl Valle d’Aosta – che introduce a CorCom la novità del Fascicolo sanitario elettronico.
Definito dal presidente della regione Augusto Rollandin “un servizio innovativo ed efficace, in grado di rivoluzionare le modalità di approccio alle informazioni sanitarie”, questo strumento è stato realizzato dagli operatori dell’azienda Usl e delle strutture private accreditate, nonché dai medici di famiglia e pediatri di libera scelta con il supporto tecnico e progettuale di Inva. Attivo dal prossimo mese e in via di implementazione, il Fasciolo sanitario elettronico – progetto che ha preso il via nel 2014 ed è costato 1.570.000 euro, di cui 820.000 di fondi europei – permetterà ai cittadini di consultare online, all’interno di un archivio privato e protetto, i propri documenti.
Numerosi i servizi offerti: si spazia dalla visualizzazione del profilo anagrafico, esenzioni e vaccinazioni alla gestione del “consenso”, alla consultazione di documenti (lettere di dimissioni, verbali di pronto soccorso, referti di radiologia, medicina nucleare, laboratorio e anatomia patologica), dalla gestione del “taccuino personale” e quella dello stesso Fse per minori e tutelati. E ancora, l’utente potrà disporre di un profilo sanitario sintetico, aggiornato dal medico di famiglia, che può risultare utile, ad esempio, agli operatori del pronto soccorso in caso di emergenze per conoscere eventuali patologie, farmaci assunti ed il profilo anagrafico dell’assistito.
“Il Fascicolo è comodo: i dati clinici sono sempre aggiornati e disponibili alla consultazione, in tempi brevi e senza muoversi da casa. In un attimo il medico di famiglia, il pediatra di libera scelta, lo specialista dei reparti ospedalieri e del pronto soccorso possono valutare la situazione sanitaria e curare in modo rapido e preciso”, riprende Noto, che quindi evidenzia: “Per crearlo e usufruire dei suoi servizi, occorre recarsi in uno dei punti presenti nella regione (l’elenco è sul sito fse.vda.it, attivo dal 9 novembre) con tessera sanitaria e carta d’identità e ritirare le credenziali d’accesso. Quindi ci si collega al portale e si fornisce il consenso”. Un aspetto fondamentale, quest’ultimo, che presuppone una conoscenza del mondo digitale. “Ciò non ci preoccupa – riprende Noto – se consideriamo che in Valle d’Aosta la popolazione digitalizzata è pari al 60%. Ad ogni modo stiamo portando avanti una campagna informativa”.