Via libera all’uso di pseudonimi e soprannomi sul proprio profilo Facebook. Dopo la protesta delle comunità Lgbt, che spesso utilizzano nomi di fantasia in fase di registrazione, la compagnia fondata e guidata da Mark Zuckerberg si appresta a introdurre due novità dopo i test che verranno effettuati a dicembre.
Innanzitutto tra le proprie info si potrà inserire una nota per spiegare il perché del nome utilizzato: una mossa che “aiuterà il nostro team a capire meglio la situazione”, ha spiegato il manager Alex Shultz in una lettera indirizzata alle comunità lesbiche, gay, bisessuali e transgender.
Inoltre, Facebook renderà più complicate le segnalazioni sugli utenti che utilizzano nomi falsi, per scoraggiare l’abuso dello strumento delle segnalazioni e tutelare chi decide di utilizzare uno pseudonimo. Il social network continuerà comunque a chiedere di utilizzare i propri nomi reali perché, commenta Shultz, “rende Facebook più sicuro ed è più difficile nascondere dietro l’anonimato molestie, bullismo o frodi”.