I CONTI

La crisi dei coupon sconto: “profondo rosso” per Groupon

Il modello dei buoni a prezzo ridotto mostra la corda. Annunciato un cambio al vertice delle società: il direttore operativo Rich Williams sostituisce il fondatore Eric Lefkofsky nel ruolo di ceo

Pubblicato il 04 Nov 2015

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Il modello dei coupon scontati da acquistare online non funziona più come una volta. E anzi va sempre peggio con il passare del tempo, tanto da far riflettere sul fatto che si tratti ancora di un modello di business in prospettiva conveniente. A evidenziarlo sono i conti trimestrali di Grouon, uno dei colossi online del settore, che hanno registrato una perdita da 27,6 milioni di dollari nel terzo trimestre 2015, con il risultato negativo che si accentua rispetto al trimestre precedente, quando il rosso era stato di 21,2 milioni. Intanto l’azienda ha annunciato alcuni importanti avvicendamenti al vertice, mentre il titolo ha perso in borsa circa il 50% del proprio valore rispetto all’inizio dell’anno, e l’outlook per il futuro è risultato deludente rispetto alle aspettative dei mercati.

Al netto di voci straordinarie, da luglio a settembre 2015 i profitti per azione sono scesi a 5 da 10 centesimi contro attese degli analisti pari a 2 centesimi. I ricavi sono scesi dello 0,1% a 713,6 milioni di dollari, meno dei 733 milioni calcolati dal mercato. Al netto di fluttuazioni valutarie il dato è cresciuto dell’8%. L’azienda aveva previsto utili per azione invariati o pari a 2 centesimi e un fatturato di 700-750 milioni.

Il numero di utenti attivi, ossia di persone che hanno comprato un buono sconto o un prodotto negli ultimi 12 mesi, si è attestato a quota 48,6 milioni, in rialzo dai 46,6 milioni dell’anno precedente ma invariati rispetto al secondo trimestre.

Per il trimestre in corso, Groupon – che a settembre il gruppo aveva annunciato 1.100 esuberi a livello globale, circa il 9,3% della forza lavoro totale – si aspetta una perdita per azione pari a un centesimo e ricavi compresi tra gli 815 e gli 865 milioni di dollari contro attese degli analisti, rispettivamente, per 7 centesimi e 956,8 milioni.

Quanto al cambio al vertice, il direttore operativo Rich Williams viene promosso ad amministratore delegato. Williams – nell’azienda di Chicago dal 2011 – va così a sostituire il
cofondatore Eric Lefkofsky. Quest’ultimo diventa presidente del consiglio di amministrazione, ruolo fino ad ora svolto da Ted Leonsis che resta membro indipendente del Board. In un comunicato Lefkofsky ha detto che “il business è stabile e siamo pronti per fare il nostro prossimo grande passo. Ora è il momento giusto per ritornare al mio ruolo di presidente del cda”.

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