PA, Lanzillotta: “Taglio della spesa IT, a rischio i progetti avviati”

Convegno Open Data (Glocus e Dedagroup), la vicepresidente del Senato: “Serve graduare i tagli così da evitare blocco investimenti”. Samaritani (Agid): “Dal livello locale a quello europeo, dobbiamo accelerare sulla condivisione dei dati”

Pubblicato il 05 Nov 2015

open-data-convegno-151105154247

Ripensare il modello organizzativo e il funzionamento operativo della Pubblica Amministrazione. È questo il contributo di uno studio coordinato da Glocus e Dedagroup Ict Network, presentato durante il convegno “Open Data: dalle parole ai fatti” che si è svolto oggi presso la sala Zuccari del Senato.

Dai modelli per la classificazione dei dati aperti, al controllo delle politiche di prevenzione dei rischi sul lavoro passando per l’importanza della geografia come raccordo dei dati. Questi sono stati i temi al centro del tavolo di discussione che ha visto la presenza di istituzioni e aziende impegnate nel difficile processo di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche.

I lavori sono stati aperti dalla vicepresidente del Senato e presidente di Glocus, Linda Lanzillotta: “Qualsiasi patrimonio conoscitivo senza condivisione perde il suo valore e la sua efficacia potenziale”, ha detto la senatrice che ha commentato la previsione del tagli della spesa pubblica It contenuta nella legge di stabilità lanciando l’allarne: “è necessario graduare il taglio in modo da evitare di bloccare progetti e investimenti avviati”.

Presente anche Cristiano Cannarsa, presidente e ad di Sogei, società Ict del ministero dell’Economia e delle finanze, che ha spiegato come “l’analisi dei dati possa agevolare il futuro della Pa e delle politiche di governo, con una ricaduta positiva anche per le imprese” a patto che i soggetti “non solo abbiano dati sufficienti, ma che questi vengano armonizzati e unificati per creare valore”.

Gianni Camisa, amministratore delegato di Dedagroup, che assieme a Glocus ha curato il paper presentato oggi, ha invece concentrato il suo intervento sulle priorità del nuovo approccio che la Pa deve avere nei confronti dell’universo dei dati: “È necessario che le informazioni siano di qualità, che non solo siano utili ma potenzialmente utilizzabili per la valutazione delle politiche” anche se, ha aggiunto Camisa, “è necessario che le amministrazioni si dotino di strumenti digitali all’avanguardia”.

Tra gli interventi della mattinata anche quello di Rosamaria Binetti, membro dell’Open Knowledge dell’Università Luiss, che ha sottolineato come il solo rilascio dei dati sia “necessario per sbloccare la macchina amministrazione, ma è necessario che anche la società civile si avvicini al mondo delle informazioni online per guidare chi deve prendere le decisioni”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati