Spingere l’execution del Piano Crescita digitale attraverso una serie di azioni chiave individuate grazie al lavoro svolto in questi mesi dai quattro tavoli costituiti a Palazzo Chigi ossia “Internet of things”, “Cittadini, Internet e diritti”, “Internet e tassazione” e “Interoperabilità delle banche dati”. Questo, secondo quanto risulta a CorCom, il progetto a cui starebbe lavorando il governo. L’idea sarebbe di accorpare in un unico documento di sintesi le indicazioni dei quattro tavoli, in modo da elaborare una sorta di “upgrade” del Piano Crescita digitale, un vademecum all’azione destinato a stimolare l’adozione del digitale nelle imprese sull’onda dell’avvento dell’Internet of things e ancor di più dell’Internet of Industrial things e di utilizzare i “big data” pubblici per mettere a punto servizi innovativi e snellire la burocrazia. E si punta inoltre a verificare l’ipotesi di una soluzione alla questione della web tax nonché a seguire con attenzione il tema dei “nuovi” diritti collegati all’uso della Rete.
Fra l’altro sarebbe proprio questo – sempre secondo quanto risulta a CorCom – l’action plan che il governo punterebbe a svelare in occasione dell’evento in programma a Venaria il prossimo 21 novembre. La roadmap dei lavori dei quattro tavoli sta dunque procedendo fitta. In dirittura d’arrivo, riferisce al nostro giornale una fonte di Palazzo Chigi, il position paper sull’Internet of Things a cui lavora il tavolo coordinato da Raffaele Tiscar che dovrebbe vedere la luce di qui ai prossimi giorni.
Si sa invece ancora molto poco sul documento Industria 4.0 a cui lavora Stefano Firpo, direttore generale per la Politica industriale, la competitività e le Pmi del ministero per lo Sviluppo economico. Secondo quanto risulta a CorCom Firpo sarebbe stato in audizione al tavolo di Tiscar per fare il punto su eventuali “sovrapposizioni” fra i due documenti considerato che il Manifacturing 4.0 rappresenta un ingrediente chiave della ricetta Internet of Things. In prima battuta annunciato già per fine luglio, il documento è ancora in fase di elaborazione e al momento non è dato sapere il motivo del “delay”.