“Ei Towers valuterà con attenzione l’operazione”. Lo ha detto Guido Barbieri (nella foto), amministratore delegato di Ei Towers, riferendosi all’asta delle torri di trasmissione che Telecom ha riunito in Inwit, pronta a partire. Così, dopo l’interesse già manifestato da Cellnex sul dossier, e dopo una possibile alleanza degli spagnoli con il fondo F2i, ora anche la società partecipata al 40% da Mediaset sta considerando seriamente le modalità per un investimento.
Telecom Italia detiene oggi il 60% di Inwit, società che riunisce 11.500 torri, e ora vuole ridurre l’impegno nel capitale, eventualmente cedendo anche io controllo della società. L’inizio dell’asta, coordinata da Deutsche Bank, è previsto entro novembre a meno di ritardi che potrebbero essere causati dall’ingresso in Telecom di Xavier Niel, e dalle decisioni dell’ultimo cda Telecom, che ha proposto ai soci la conversione delle azioni di risparmio in ordinarie. Il dossier torri infatti potrebbe arrivare sul tavolo dell’assemblea straordinaria dei soci Telecom di metà dicembre, convocata per approvare la conversione.
La valutazione di Inwit in Borsa è di 2,7 miliardi, e se Telecom decidesse di venderne metà della sua quota, chi volesse comprare dovrebbe offrire quindi 800 milioni, più – probabilmente – un premio. Un affare che rientra nel campo di quelli che Ei Towers, reduce di un tentativo di scalata senza successo a Rai Way, è disponibile a considerare con attenzione, per un investimenti che i rumor ipotizzano attorno agli 860 milioni. “Quando il processo partirà – ha detto Barbieri agli analisti durante la presentazione dei conti del terzo trimestre – Ei Towers valuterà con estrema attenzione l’operazione e bilancerà gli aspetti strategici con quelli finanziari”