"Ci deve essere un meccanismo di garanzie pubbliche". È
la chiave di volta individuata dal ceo di Intesa Sanpaolo, Corrado
Passera, per lanciare forti investimenti privati nelle
infrastrutture italiane. In un'intervista al Wall Street
Journal, il numero uno della banca rileva l'intenzione di
convincere governo e investitori a far squadra per finanziare gli
investimenti nelle infrastrutture italiane.
Secondo Passera sono “necessari investimenti per circa 250
miliardi nei prossimi 5 anni per risollevare strade, aeroporti e
reti di Tlc del Paese”. “Gran parte dei finanziamenti –
precisa – potrebbe venire da investitori privati se il governo
coprisse con la sua garanzia gli investimenti”. Una strategie non
in contrasto con i tagli varati dall' esecutivo. "Una
buona gestione della
spesa pubblica è del tutto compatibile con una certa quota di
investimenti a lungo termine".
Un esempio di investimento possibile è la costruzione della rete a
banda larga: Secondo il numero uno di Intesa Sanpaolo, Telecom
Italia dovrebbe associarsi ai concorrenti minori anziché cercare
di finanziare la rete a fibre ottiche da sola. "Dobbiamo
concentrare i nostri sforzi in una rete molto moderna ed efficace,
perché la concorrenza a questo livello non è il modo migliore
possibile per investire il denaro".