E-HEALTH

Ricetta elettronica, Lazio e Molise viaggiano a passo spedito

Nella Regione guidata da Zingaretti il 63% dei medici e il 98% delle farmacie utilizza il nuovo strumento. In Molise, dove il progetto è partito solo un mese fa, le prescrizioni digiali sono il 50% del totale

Pubblicato il 12 Nov 2015

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Buone notizie sulla ricetta elettronica arrivano da Lazio e Molise, partite entrambe un mese fa. Per quanto riguarda il Lazio, l’introduzione della ricetta elettronica – il cui ampio utilizzo è stato definito dal governatore della regione Nicola Zingaretti “la dimostrazione che è possibile innovare nella sanità quei processi che consentono di risparmiare senza intaccare i servizi” – procede in modo spedito.

Ad oggi, infatti, la nuova modalità prescrittiva è utilizzata dal 63% dei medici di medicina generale ed è prassi nel 98% delle farmacie, mentre il numero delle ricette elettroniche ha toccato quota 1 milione e 800mila. A Roma la asl dove risulta maggiore l’adozione della ricetta informatica è la D (Ostia-Portuense), con il coinvolgimento del 85% dei medici di base e oltre il 99% delle farmacie. Nelle altre aziende sanitarie capitoline l’esito è pari al 57% per quanto riguarda i medici, simile alla D è la percentuale di coinvolgimento della rete farmaceutica. Arrancano invece i medici di base della Roma C (Eur), la cui adesione è ancora al di sotto del 50% (44,25%) del totale operante in quel territorio e fa registrare il dato più basso a livello regionale. Spostandosi nelle asl della provincia, ad emergere è la Roma F (Civitavecchia-Tiberina) con il 75% dei medici attivi, a precedere la H (Castelli) con il 65%, e la G (Tivoli-Monterotondo) con il 56%. Nelle aziende sanitarie a nord del Lazio, la ricetta rossa è soltanto un ricordo: a Viterbo il processo di adozione della procedura informatica coinvolge il 95% dei medici e il 99% delle farmacie; discorso analogo per Rieti, dove la percentuale di adesione dei medici supera il 90% e quella delle farmacie è del 95%. Un po’ indietro la partecipazione dei medici a Latina e Frosinone, che si attesta rispettivamente al 56% e al 62%.

Il circuito delle farmacie, invece, presenta percentuali di adesione simili al resto della regione: 95.49% a Latina e 97.42% a Frosinone. Ad ogni modo la regione non si ferma qui e rilancia, come auspica lo stesso Zingaretti: “Entro il primo trimestre del 2016 vorremmo introdurre il fascicolo sanitario elettronico, partendo da una asl o da una grande azienda ospedaliera”. Dati incoraggianti, infine, arrivano anche dal Molise. “A un mese dall’avvio del nuovo sistema – spiega Luigi Sauro, presidente di Federfarma Molise – le ricette elettroniche sono ormai il 50% del totale. Entro fine anno il sistema raggiungerà valori ottimali su tutto il territorio”. Con quale esito? La risposta è immediata: “Ci sarà un risparmio di 70 milioni a livello nazionale e un più diretto controllo dei consumi di farmaci, con vantaggi tangibili sul bilancio regionale”.

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