La ricetta elettronica sarà valida in tutte le farmacie d’Italia. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato il decreto che definisce le modalità di dispensazione dei medicinali prescritti su ricetta medica dematerializzata a carico del Servizio Sanitario Nazionale. La ricetta sarà utilizzabile presso qualsiasi farmacia presente sul territorio italiano.
Il processo di digitalizzazione del Ssn compie un ulteriore passo verso il miglioramento del rapporto costo/qualità dei servizi sanitari, rendendo più omogeneo l’accesso ai servizi nelle diverse aree del Paese, nonché́ semplificando il rapporto tra assistito e Ssn.
“La nuova ricetta consentirà di garantire un’assistenza migliore e più semplice nel percorso di cura e di verificare l’appropriatezza prescrittiva – spiega il ministero della Salute – Tracciabilità delle prescrizioni, una più efficace integrazione tra tutti gli operatori sanitari grazie alla sincronizzazione delle attività di prescrizione da parte del medico e di erogazione da parte del farmacista, consentiranno inoltre non solo di controllare l’appropriatezza ma anche di ridurre eventuali truffe e falsificazioni, con un risparmio di tempo e di oneri burocratici”.
Per prescrivere una ricetta di una farmaco o di una visita specialistica il medico avrà bisogno solo di numeri, o meglio, dei codici prodotti dal sistema centrale gestito da Sogei e assegnati ai medici dalle Asl. Collegandosi online dal proprio computer, il dottore, dopo essersi identificato, assocerà uno di questi numeri al codice fiscale del suo paziente. Tramite questi dati, il sistema sarà così in grado di avere tutte le informazioni sull’assistito come eventuali esenzioni parziali o totali.
A quel punto il paziente, con il promemoria rilasciato dal medico, potrà rivolgersi al farmacista il quale collegandosi allo stesso sistema tramite il numero di ricetta e il codice fiscale, potrà accedere alla ricetta ed erogare il farmaco prescritto. La farmacia invierà al server di Sogei i dati relativi all’erogazione (prezzo del farmaco, ticket, esenzioni) e i codici della scatola del farmaco.
Il governo mette a segno dunque un altro punto nella sanità digitale dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri contenente il regolamento per l’attuazione. Il provvedimento entrerà in vigore il 26 novembre anche se per la sua piena operatività si dovrà aspettare il prossimo anno.
L’Fse conterrà le informazioni sanitarie minime: i dati identificativi, il profilo sanitario sintetico (redatto dal medico di base e pediatra), il consenso o diniego a donazione organi e tessuti, i referti, le lettere di dimissione, i verbali di Pronto soccorso e il dossier farmaceutico. Inoltre potranno essere aggiunte (se previsto dalla regione di appartenenza). Tra gli altri dati: prescrizioni, prenotazioni, cartelle cliniche, vaccinazioni, visite specialistiche, certificati medici e molto altro.