Nessun contatto con Xavier Niel, e nemmeno con il consiglio di amministrazione di Telecom Italia prima che il 5 novembre prendesse la decisione della conversione delle azioni risparmio in azioni ordinarie. A specificarlo in una nota è Vivendi, che adempie in questo modo a una richiesta di chiarimenti che era stata avanzata dalla Consob, la commissione nazionale per le società e la Borsa, specificando di non detenere azioni risparmio, partecipazioni potenziali o altre posizioni lunghe nella società .
Vivendi non ha avuto “contatti diretti o indiretti con il signor Xavier Niel o con altri soggetti interessati a definire una posizione riguardo a Telecom Italia”, specifica il comunicato, che aggiunge: “Non sono intervenuti contatti con i membri del cda di Telecom Italia o con altri soggetti informati della proposta in merito alle decisione di conversione delle azioni di risparmio prima della riunione del cda di Telecom Italia del 5 novembre 2015 che ha assunto la relativa delibera”.
La società francese inoltre sottolinea nella nota di “non detenere, né direttamente né indirettamente” azioni di risparmio Telecom Italia o “partecipazioni potenziali o altre posizioni lunghe nell’azienda”. La partecipazione dichiarata del gruppo transalpino nel capitale sociale di Telecom è al 20,116% per 2.715.640.223 azioni.