Dal 1 ° luglio 2010 scatta il tesso massimo di 50 euro per il
traffico dati, via mobile, in modalità di roaming: gli operatori
saranno obbligati a informare i clienti e a interrompere le
connessioni in caso di superamento della spesa. Questa la misura
decisa dalla Commissione europea per evitare le bollette”
shock” già ricevute da molti utenti della telefonia mobile.
Sempre dal 1 ° luglio, il costo per le chiamate in roaming
scenderà ulteriormente a 0,39 centesimi al minuto e per quelle
ricevute si scende a 0,15 centesimi. Il regolamento modificato
scadrà il 30 giugno 2012: dopodiché scatteranno ulteriori tagli
come previsto dall’Agenda digitale di Neelie Kroes che punta al
roaming zero entro il 2015.
La
sentenza della Corte di Giustizia che ieri ha rigettato il
ricorso presentato da Vodafone, Telefonica O2, Orange e T-Mobile,
contrarie all’imposizione di tetti tariffari, è stato accolto
con grande favore dalla Commissione.
“La Corte ha confermato che il regolamento, che fissa i prezzi
massimi nell’utilizzo dei servizi di telefonia mobile, ha una
base giuridica corretta ed è essenziale per la protezione dei
consumatori da tariffe elevate, giustificato dai principi di
sussidiarietà – sottolinea la Commissione europea -. La sentenza
è significativa perché conferma l'opinione della Commissione
secondo cui una legislazione di questo tipo era necessaria e dà
alla Ue il diritto di imporre limiti ai prezzi praticati dagli
operatori mobili per le chiamate in roaming nell'interesse del
mercato unico dell'Unione europea. La Commissione terrà conto
della sentenza della Corte nella sua revisione del regolamento sul
roaming che deve essere completato entro il 30 June 2011”.