Intercettare i droni potenzialmente pericolosi per la sicurezza già dal momento del loro decollo, e mettere in campo tutte le contromisure per renderli inoffensivi, prendendo in considerazione anche l’eventualità di abbatterli nelle situazioni in cui questo sia possibile.
E’ la ricetta illustrata oggi dal prefetto di Roma, Franco Gabrielli, durante l’inaugurazione della centrale operativa del numero unico per le emergenze 112.
“Che ultraleggeri e droni volino è un dato scontato – ha detto il prefetto – Il tema è non farli alzare in volo e per questo, memori di quanto avvenuto al funerale di Vittorio Casamonica, stiamo predisponendo un potenziamento dei sistemi di intercettazione e, nelle condizioni che lo consentiranno, anche di abbattimento”.
“La prima regola – ha proseguito – è che è fatto divieto di abbattere qualunque cosa voli sopra i centri abitati, perché il danno sarebbe maggiore. Sotto i 60 metri nessun tipo di radar è in grado di rilevare presenze. Ci stiamo attrezzando per potenziare sia il sistema di rilevamento sia quello di contrasto in occasione degli eventi che consideriamo più esposti”.