TELEVISIONE

Calcio in tv, in Uk passo indietro di Ofcom: “Sky e BT si accordino”

L’authority britannica rimuove l’obbligo per la pay tv satellitare di cedere a prezzo imposto al concorrente la programmazione sportiva. Ora i due operatori, che si dividono i diritti su Premier e Champions, dovranno scendere a patti

Pubblicato il 19 Nov 2015

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Sky ha alla fine vinto la sua lunga battaglia regolatoria nel Regno Unito. Grazie alla decisione dell’autorità garante per le comunicazioni, la pay tv satellitare non dovrà più obbligatoriamente rendere disponibile la propria programmazione sportiva ai concorrenti di BT a un prezzo prefissato.

Ad annunciarlo è stata la stessa Ofcom, rendendo pubblica la propria rinuncia alla cosiddetta “wholesale must-offer”, l’obbligo cioè per Sky di offrire all’ingrosso il servizio.

Una decisione dovuta in parte al fatto che i recenti investimenti che hanno portato BT ad aggiudicarsi i diritti per la trasmissione della Champions league nel Regno Unito, per la cifra record di 897 milioni di sterline, hanno messo i consumatori nella situazione di poter scegliere liberamente tra diverse offerte.

Spetterà ora a Bt e Sky sedersi a un tavolo e iniziare la trattativa per accordarsi sulla eventuale possibilità di inserire i propri canali anche nel pacchetto dell’offerta della concorrenza. Dopo la decisione di Ofcom la situazione potrebbe prendere due strade: Sky Sports 1 e 2 potranno rimanere all’interno del pacchetto offerto da Bt, ma a un prezzo più alto, che i due operatori dovranno concordare in privato, o potrebbero, in mancanza di un’intesa, essere rimossi dai servizi BT. L’intesa, tra l’altro, non sembra affatto scontata, se si considera che gli stessi due player non sono arrivati all’accordo nemmeno a parti invertite, nella trattativa cioè che avrebbe potuto potare i canali sportivi di Bt a essere visibili all’interno del pacchetto Sky, causando come conseguenza che gli abbonati Sky, se volessero vedere tutto il calcio, sarebbero costretti a sottoscrivere due abbonamenti.

La decisione di Ofcom è l’ultimo atto di una vicenda che si trascina dal 2010, quando l’authority aveva deciso di esercitare il controllo sui prezzi di vendita all’ingrosso di Sky sport 1 e 2 a seguito delle denunce di BT. Decisione che Sky aveva immediatamente contestato, ma senza successo: proprio l’anno scorso la corte d’appello aveva infatti riconosciuto le ragioni del regolatore. “Ofcom continuerà a monitorare da vicino il mercato della Pay Tv – specifica l’authority in una nota – Se si evidenzieranno eventuali pratiche che possano essere lesive di una competizione giusta ed effettiva, interverremo nuovamente. In particolare – precisa la nota – Ofcom vuole essere sicura che I consumatori possano continuare ad aver accesso e a poter scegliere pacchetti e servizi che contengano anche Sky Sports 1 e 2”.

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