Mercato unico digitale: entro fine anno arriveranno le proposte della Commissione europea per favorire l’e-commerce trans-frontaliero e abolire il geo-blocking, che oggi impedisce di usufruire all’estero di contenuti online cui si è abbonati nel proprio Paese. Ad annunciarlo è il vicepresidente Andrus Ansip, responsabile per il Digital single market, nel blog ufficiale della Commissione.
Il processo di integrazione non è semplice: occorre dialogare con tutte le parti interessate e, proprio per questo, la Commissione ha aperto 11 consultazioni pubbliche su temi sensibili. Alcuni risultati sono già stati raggiunti, sottolinea Ansip, come l’intesa sulla fine delle tariffe del roaming o l’accordo sulla net neutrality. “E’ un accordo che non va sottovalutato”, nota Ansip: “Rappresenta un enorme passo in avanti per stabilire, per la prima volta, regole per l’open Internet non frammentate ma per l’Europa intera; garantisce il trattamento equo del traffico, vietando le pratiche del blocking e del throttling o la creazione di vie preferenziali per alcuni contenuti; e spinge i regolatori ad essere più vigili nel far rispettare le regole e nel punire eventuali abusi. Un open Internet con accesso uguale per tutti è un elemento essenziale e imprescindibile per una società democratica”.
Anche l’accordo sul roaming è considerato importante, anche se solo un primo passo per trasformare il settore telecom europeo: occorrerà ancora, per esempio, “assicurare coordinamento dello spettro e copertura della banda larga capillare”, scrive Ansip.
Ora il vicepresidente è pronto a imprimere un’accelerazione sul processo di realizzazione del Mercato unico digitale. Entro la fine dell’anno, saranno presentate proposte “in due aree fondamentali”, annuncia Ansip. La prima darà incentivo all’e-commerce fornendo regole semplici ed efficaci per i contratti transfrontalieri per consumatori e imprese. Diritti e obblighi dovranno essere uniformati a livello Ue. La seconda proposta sarà “il primo concreto passo per aggiornare le antiquate norme europee sul copyright e avrà a che fare con la portabilità cross-border dei contenuti online”.
In pratica, spiega Ansip, le persone che hanno un abbonamento a un servizio che dà loro accesso a contenuti online in un Paese Ue – libri, musica, giochi, film, sport – potranno usare gli stessi servizi mentre si trovano temporaneamente all’estero, in un altro Paese Ue. “Oggi questo non è possibile”, sottolinea il vicepresidente. E non è tutto sul copyright: “Faremo altro nel 2016. Presenteremo il nostro piano per la riforma del copyright in un documento strategico che pubblicheremo già a fine anno. Vogliamo assicurarci che la nostra produzione culturale raggiunga il pubblico di tutto il mondo, fuori dall’Ue. E vogliamo che gli artisti siamo remunerati per il loro lavoro. Daremo sostegno alla creatività e alle nuove produzioni”.
L’anno prossimo saranno molteplici le iniziative in diversi ambiti del Mercato unico digitale, con l’impegno, conclude Ansip, di “finalizzare tutte le proposte per il Digital single market a fine 2016″.