Sì ai tagli intelligenti ai budget IT della pubblica amministrazione. L’aula del Senato ha votato la fiducia al maxi emendamento alla legge di stabilità, con 164 voti favorevoli, 116 contrati e 2 astenuti.
Il nuovo testo modifica quanto previsto dall’articolo 29 della legge di stabilità che tagliava del 50% le risorse. Nel provvedimento emendato – i commi dal 278 al 289 recepiscono l’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio – il taglio del 50% sull’acquisto di beni e servizi informatici e di connettività nelle Pubbliche amministrazioni viene spalmato su tre anni. L’obiettivo infatti andrà raggiunto entro il 2018 e non più il prossimo anno. Nel dettaglio la norma prevede che il taglio del 50% (riferito alla spesa media in informatica del triennio 2013-2015) dovrà essere “raggiunto” alla fine del triennio 2016-2018, posticipando di fatto il taglio drastico della spesa.
Non solo, la novità inserita al Senato esclude dal taglio le spese per i “canoni” per i servizi di connettività (come le reti internet) e della spesa effettuata tramite l’acquisto centralizzato Consip.
Agid dovrà elaborare un Piano Triennale che conterrà, per ciascuna amministrazione o categoria di amministrazioni, l’elenco dei beni e servizi informatici e di connettività e dei relativi costi, suddivisi in spese da sostenere per innovazione e spese per la gestione corrente; da individuare anche i beni e servizi la cui acquisizione riveste particolare rilevanza strategica. Non solo, la novità inserita al Senato esclude dal taglio le spese per i “canoni” per i servizi di connettività (come le reti internet) e della spesa effettuata tramite l’acquisto centralizzato Consip.
E ancora: fuori dalla prossima spending review le spese delle amministrazioni della giustizia per l’informatizzazione del processo civile e penale dei tribunali. Una modifica che di fatto alleggerisce il taglio previsto nella versione originale della manovra. I risparmi derivanti da questa misura dovranno essere usati dalle PA per investimenti in materia di innovazione tecnologica.
Le pubbliche amministrazioni saranno esenti da queste procedure solo se dotate di una “apposita autorizzazione motivata” nella quale attestano che il bene o servizio disponibile sulla piattaforma Consip “non disponibile o non idoneo al soddisfacimento dello specifico bisogno dell’amministrazione”. Gli approvvigionamenti effettuati dovranno essere comunicati all’Autorità Nazionale Anticorruzione e all’Agid.
Il testo del Senato stabilisce infine che debbano essere definiti “criteri uniformi per gli acquisti di beni e servizi informatici e di connettività da parte degli enti del Servizio sanitario nazionale”.