La World radiocommunication conference di Ginevra (l’incontro intergovernativo preposto alla modifica della regolamentazione frequenze) dell’Itu ha esteso l’uso della banda dei 700MHz per i servizi mobili in Europa, Africa, Medio Oriente e Asia Centrale, la cosiddetta regione 1. La decisione di assegnare al mobile le frequenze 694-790MHz finora destinate ai servizi broadcast era già stata presa per le altre macro-regioni dell’Itu, ovvero le Americhe e l’Asia-Pacifico (regioni 2 e 3). Ma a questo punto la banda 700Mhz è stata identificata come quella destinata all’Internet mobile in tutto il mondo. Secondo l’Itu la decisione di armonizzare la banda dei 700MHz su scala mondiale dovrebbe aiutare ad accelerare lo sviluppo di hardware mobile compatibili.
L’Unione europea aveva chiesto che la banda dei 700 MHz fosse liberata per i servizi mobili entro il 2020. Non a caso diversi Stati-memrbo, tra cui Germania e Francia, hanno già svolto le aste o si stanno preparando ad assegnare le relative licenze agli operatori mobili.
Il direttore Itu François Rancy: “Strada spianata all’offerta di broadband a prezzi accessibili in aree attualmente svantaggiate”.
Non basta: il Wrc-15 ha preso altre decisioni chiave per mettere ordine nello spettro radio in vista delle rivoluzioni tecnologiche prossime venture. In particolare sono state identificate le frequenze della Banda L (1427-1518 MHz) e nella parte bassa della banda C (3.4 -3.6 MHz) per le comunicazioni mobili. John Giusti, chief regulatory officer del Gsma: “Bene il supporto dei governi all’armonizzazione globale dei 200 Mhz della banda C adatta alle esigenze nelle aree urbane. Bene anche la decisione di armonizzare globalmente la banda L che risulta particolarmente adatta a fornire copertura
Il Wrc-15 ha deciso di mettere all’ordine del giorno del Wrc-19 gli studi per l’identificazione degli usi delle bande sopra i 6 GHz che permetteranno alla tecnologia di soddisfare crescente richieste di capacità.
L’industria delle Tlc mobile avrebbe voluto anche il rilascio di frequenze più basse, sotto i 700MHz contro l’opposizione dell’industria del broadcasting. Alla fine, soluzione di “compromesso”: banda 700Mhz alle Tlc mobili e “sub” 700Mhz (per la precisione la fascia 470-694MHz) per altri 10 anni ai broadcaster che operano in digitale terrestre nelle aree Emea (Europa, Russia, Medioriente e Africa). Il plauso dell’Ebu, l’associazione che riunisce gli European public broadcasters.
Nonostante questo il Gsma sottolinea con favore “la flessibilità dimostrata da alcuni Paesi che utilizzano la banda sub-700MHz per la banda larga mobile. Non solo – dice l’associazione delle Tlc mobili – è possibile per i servizi televisivi essere più efficienti utilizzando meno spettro, ma la realtà è che le abitudini dei consumatori stanno evolvendo così come i contenuti video diventano sempre più accessibili via dispositivi mobili. Permettendo l’uso di questa fascia di frequenze sia alle Tlc mobili che al broadcasting questi governi dimostrano di saper rispondere alle mutevoli esigenze dei loro cittadini”.