"Sappiamo che esiste un piano degli operatori alternativi, ma
noi andiamo avanti con il nostro piano". Inequivocabile la
dichiarazione rilasciata da Franco Bernabè,
numero uno di Telecom Italia, a seguito dell'odierna audizione
al Consiglio dell'Agcom dove ha illustrato il piano Ngn
dell'azienda che prevede il cablaggio in fibra ottica per il
50% della popolazione entro il 2018.
Non cede dunque Bernabè, almeno per il momento, alla proposta di
una rete nazionale da realizzare in collaborazione con gli Olo.
“Abbiamo ascoltato con molto interesse l’esposizione dei
programmi predisposti da Telecom per dar vita a un infrastruttura
che è destinata a rappresentare il futuro del settore delle
telecomunicazioni e a dare un contributo essenziale al rilancio
dell’economia", commenta il presidente dell'Agcom
Corrado Calabrò – Non posso non ribadire che
tutte le iniziative avviate o annunciate, per quanto diverse, vanno
incoraggiate e sostenute e che l’Agcom è pronta a farlo
definendo regole chiare e precise, miranti a favorire gli
investimenti nelle Ngn e, contemporaneamente, a garantire la
necessaria concorrenza tra operatori"
"Auspico – conlude Calabrò – la più ampia collaborazione
tra tutti i soggetti interessati pubblici e privati fondamentale
per giungere ad un progetto condiviso nell’interesse del
Paese".
Il presidente di Telecom, Gabriele Galateri di
Genola, ha intanto deciso di scommettere sul titolo della
società che in questi giorni è tornato ai livelli minimi di marzo
2009. Galateri ha investito oggi 219.815 euro per
l'acquisto di 176mila azioni ordinarie Telecom e 88mila azioni
risparmio, rispettivamente a 0,8883 (0,898 gli attuali prezzi di
borsa) e 0,7213 (0,721) euro per azione.