“Linea U è un esperimento temporaneo che però racconta le potenzialità della nostra piattaforma”. Carlo Tursi, general manager di Uber, spiega così il nuovo esperimento di mobilità partecipata che la compagnia lancerà a Roma in occasione del Giubileo, che si aprirà l’8 dicembre. L’obiettivo è quello di connettere quartiere con quartiere dal 10 al 24 dicembre con un servizio di trasporto collettivo on-demand che nasce dal basso.
“Siamo partiti qualche giorno fa lanciando una call to action alla città senza rivelarci, senza dire che dietro c’eravamo noi per dimostrare che un bisogno di mobilità esiste a prescindere dalla nostra app – spiega Tursi -. Oggi stiamo coinvolgendo Roma in un esperimento di mobilità partecipativa, in tantissimi stanno votando sul sito condividendo con noi il loro sogno: 8 fermate per trasformare Roma in una città veramente accessibile”.
Un nuovo prodotto popolare che vuole essere un’altra alternativa al trasporto pubblico, che permetta a ognuno di scegliere come muoversi senza necessariamente essere costretto a passare ore imbottigliato nel traffico o alla ricerca di un parcheggio. “Siamo sicuri che questa votazione ci dirà molto di come i romani vivono e interpretano la loro città – aggiunge il general manager – A Roma siano già iniziati i colloqui per reclutare nuovi driver e assicurare gli standard Uber anche su Linea U”.