Cinque miliardi di persone connesse in rete nel 2020, ognuno con cinque o sei dispostivi, anche indossabili: Internet si prepara a diventare sempre più pervasiva, lanciando sfide sociali che riguarderanno sia la vita quotidiana sia il lavoro. ”Sarà indispensabile una riconversione culturale”, ha detto Fabio Vaccarono, managing director di Google Italia e membro del management board di Google Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) nell’incontro sull’Industrial Internet organizzato a Roma dalla Avio Aero.
Per Vaccarono si prepara un vero a proprio salto digitale, considerando che oggi le persone connesse alla rete sono appena la metà di quelle previste tra meno di cinque anni: 2,8 miliardi, ciascuna con due o tre dispositivi; in futuro ognuno di noi avrà molti più device, compresi i wearables come Google glass e orologi. A spingere in questa direzione, ha rilevato Vaccarono, sono la copertura Internet sempre maggiore anche in zone difficili da raggiungere, i costi ridotti e la possibilità di accedere da dispositivi diversi dal Pc.
E’ una crescita che investirà anche l’Italia, nonostante attualmente il nostro Paese si trovi al 26mo posto in Europa per connettività. ”Con Internet“, ha continuato Vaccarono, “si sta preparando una rivoluzione pervasiva, finora abbiamo visto davvero pochissimo”. Se oggi gli smartphone vengono consultati fino a 150 volte al giorno, in futuro si vivrà costantemente collegati alla rete.
Si sta diffondendo anche una cultura digitale, considerando che negli ultimi tre anni sono raddoppiate le fonti informatiche consultate su qualsiasi argomento. La sfida investirà anche il mondo del lavoro: stime dell’Unione Europea indicano che da qui al 2020 per l’85% delle professioni saranno necessarie competenze digitali. Sempre nello stesso periodo, nei Paesi dell’Unione Europea ci saranno circa 850mila posti di lavoro che non potranno essere coperti per mancanza di competenze digitali.
”La riconversione culturale è necessaria”, ha concluso Vaccarono; “consideriamo che il 40% degli imprenditori italiani è convinto di non aver bisogno di Internet”. In quest’ottica Google ha lanciato il progetto ”Crescere in digitale”, in collaborazione con ministero del Lavoro e Unioncamere, per diffondere le competenze digitali tra i giovani e avvicinare al web le imprese italiane: a nemmeno tre mesi dal lancio, sono 500.000 gli iscritti al Fondo garanzia giovani.