Galileo ha bisogno di più fondi. È quanto emerso dalla sessione
di domande e risposte con la Commissione europea organizzata dalla
commissione Industria, ricerca ed energia del Parlamento con
l’obiettivo di comprendere meglio lo stato di avanzamento e le
richieste finanziarie del progetto Galileo. Il progetto è
attualmente in uno stadio avanzato: i centri di controllo sono in
fase di realizzazione, e i primi satelliti verranno lanciati nel
2011. Entro la prima metà del 2014, 18 satelliti saranno in
orbita. I fondi attuali (40 milioni di euro) sono sufficienti solo
per il primo gruppo di 18 satelliti, ma ne servono 30 (27 più tre
di riserva) per garantire una copertura completa del globo.
"Investire nel completamento di Galileo è un'idea giusta,
sia politicamente che economicamente – puntualizza Herbert Reul,
presidente della commissione Industria, ricerca energia -. Sarebbe
un errore abbandonare il progetto a metà strada ora che sempre
più applicazioni economiche si basano sul posizionamento
satellitare, nei settori dell'agricoltura, dei trasporti e
delle costruzioni. Il potenziale industriale sta appena cominciando
a emergere". Comunque, "la Commissione deve certamente
vigilare sull'uso professionale dei finanziamenti. Aumenti dei
costi nell'ordine di quelli visti in passato devono essere
assolutamente prevenuti", conclude Reul.
Galileo è un sistema globale di navigazione satellitare sviluppato
dall'Esa (Agenzia spaziale europea) e dalla Commissione, allo
scopo di creare una valida alternativa al Gps americano. A
beneficiare della costellazione saranno soprattutto i trasporti e
l'aviazione, mentre in agricoltura si potrà per esempio
monitorare la distribuzione degli agenti chimici nei campi. Il
sistema aiuterà anche a proteggere l'ambiente tenendo
d'occhio l'inquinamento, seguendo gli iceberg e studiando
maree, correnti e livelli del mare.
Galileo offrirà anche alcuni servizi premium: navigazione
commerciale: gli utenti dovranno pagare una quota, ma avranno in
cambio una misurazione precisa al centimetro; Prs (Public Regulated
Service): un segnale criptato che verrà usato da servizi di
polizia, di emergenza e possibilmente militari.; search and rescue:
i satelliti saranno equipaggiati con dei transponder per rilevare i
segnali d'aiuto e trasmettere il segnale e la posizione ai
servizi di soccorso.