IL PROGETTO

Telemedicina, a Genova si previene la retinopatia diabetica

Il servizio consente uno screening più diffuso e tempestivo delle possibili complicanze. Giacomelli (Asl3): “Il digitale a vantaggio di costi, tempo e risorse”

Pubblicato il 27 Nov 2015

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“È un progetto nel quale crediamo e che consente, grazie alle nuove tecnologie, di migliorare l’integrazione tra ospedale e territorio. E, soprattutto, di fare prevenzione”. Così a CorCom Fabio Giacomelli, direttore struttura complessa oculistica Asl3 di Genova, in merito al nuovo servizio di telemedicina – operativo da inizio dicembre – per la prevenzione della retinopatia nei pazienti diabetici. Realizzato con il supporto di Novartis Farma, mentre l’aspetto tecnologico è stato curato dalla stessa Azienda, il sevizio “permette di migliorare l’iter di cura grazie a una prevenzione più accurata delle patologie oftalmiche legate al diabete, con particolare riferimento all’edema maculare diabetico, un’ulteriore complicanza della retinopatia”, prosegue Giacomelli.

Il servizio sarà attivo negli ambulatori di Fiumara e della Colletta, nel genovese; entrambe le strutture potranno accogliere i pazienti provenienti anche dagli altri ambulatori diabetologici della rete aziendale dislocati sul territorio di competenza della Asl3 (Cogoleto, Prà, Pegli, Rossiglione, Sestri Ponente, Sampierdarena, Rivarolo, Pontedecimo, Borgofornari, Centro, Struppa, Nervi e Recco). Nello specifico, i pazienti avranno l’opportunità di effettuare l’esame del fondo oculare nel corso della visita specialistica diabetologica, grazie alla presenza di un retinografo nel centro stesso. Nel giro di pochi minuti e senza alcuna manovra invasiva verranno rilevate le immagini della retina, che saranno inviate in telemetria all’oculista presso la struttura di oculistica dell’ospedale “Padre Antero Micone” di Sestri Ponente.

Da qui verranno richiamati solo i pazienti che, avendo manifestato segni di rischio di maculopatie, necessitano di una visita oculistica approfondita e specifica. “Come si può constatare, l’e-health permette di migliorare costi, tempo e risorse”, riprende Giacomelli. Tutto questo, dunque, nell’ottica di migliorare sostenibilità ed efficienza del percorso diagnostico-terapeutico. Occorre ricordare, infatti, che in Liguria sono 90mila le persone affette da diabete, di cui 40mila residenti nell’Asl3. “Adottare programmi di screening efficaci è indispensabile per offrire un servizio più puntuale e strutturato che permetta di ridurre i casi di gravi compromissioni visive legate al diabete, riducendo sia le liste d’attesa sia i costi sociosanitari”, conclude Giacomelli.

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