IL CASO

Pubblicità, Yahoo dichiara guerra all’ad-blocking

La compagnia “ritratta” dopo aver bloccato l’accesso al servizio email agli utenti che fanno uso di filtri anti-spot. Ma non è solo l’azienda guidata da Marissa Meyer a ricorrere al divieto: la battaglia fra mondo dei media e fronte utenti-sviluppatori è ufficialmente iniziata

Pubblicato il 30 Nov 2015

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Yahoo entra nella guerra contro le app di ad-blocking. La compagnia guidata da Marissa Mayer dalla settimana scorsa vieta l’accesso agli utenti che utilizzano le applicazioni che bloccano le pubblicità online. In realtà, dopo le accuse ricevute nelle settimane scorse dal popolo della rete Yahoo ha specificato che si tratta di “un test per un piccolo numero di utenti Yahoo Mail negli Stati Uniti”.

Ma è chiaro che la battaglia è solo agli albori e che il fronte contrario all’ad-blocking, che racchiude alcuni grandi gruppi editoriali come Alex Springer e Whashington Post, è pronto ad una decisa controffensiva. A oggi sembra però difficile mettere d’accordo gli editori con bilanci in sofferenza, gli sviluppatori della app di ad-blocking e gli utenti sempre più infastiditi dalla pubblicità online.

Anche perché il doppio fronte utenti-sviluppatori sta acquisendo un potere sempre maggiore: secondo uno studio di PageFair, osservatorio web irlandese, sono oggi 198 milioni gli utenti che fanno uso delle applicazioni che bloccano i contenuti pubblicitari. Un aumento del 41% negli ultimi 12 mesi e una perdita di ricavi pubblicitari quantificata in 22 miliardi.

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