Sono iniziate oggi le lezioni del primo corso in Italia in Digital Humanities, il master di primo livello organizzato dall’Università Ca’ Foscari insieme a Samsung Electronics Italia per formare Data Scientist in ambito culturale e artistico.
L’obiettivo del master è di formare competenze digitali e professionali avanzate nello sviluppo di strumenti informatici, software e hardware, destinati al settore dei beni culturali, dando vita a figure all’incrocio tra informatica e scienze umane e sociali, in linea con le richieste del mercato. “Cresce infatti la domanda di professionisti in questo settore – si legge in una nota – dove l’integrazione della tecnologia è ormai fondamentale, soprattutto nell’ambito della conservazione e valorizzazione dei beni culturali, dell’archivistica e biblioteconomia, della tecniche museali, della ricerca scientifica, della didattica universitaria e scolastica, dell’organizzazione e comunicazione aziendale”.
15 talenti di età compresa fra i 25 e i 47 anni, provenienti da tutta Italia, con un background umanistico che spazia dalla Linguistica alle Scienze Storiche, dai Beni Culturali all’Arte, l’Archeologia e l’Archivistica sono stati scelti in base alla loro esperienza, alle loro competenze, ma soprattutto alla motivazione e passione espresse rispetto a questo progetto, “che rappresenta un esempio vincente di collaborazione tra il mondo delle aziende private e il mondo accademico italiano – continua il comunicato – La classe è composta non solo da neolaureati ma anche da professionisti già affermati che riconoscono nel digitale una necessità ormai imprescindibile nel settore in cui operano, che richiede competenze adeguate”.
A organizzare e dirigere il master è il Dipartimento di Studi Umanistici di Ca’ Foscari sotto la direzione di Paolo Eleuteri. Le 15 borse di studio messe a disposizione da Samsung coprono totalmente la quota di iscrizione e l’allestimento con le proprie tecnologie più avanzate dell’aula in cui si svolgeranno le lezioni: smartphone, tablet, monitor, Gear VR e un tavolo multi-touch saranno a disposizione degli studenti per integrare il digitale nel percorso di studio.
Il Master prevede 240 ore di lezioni e un periodo di stage o tirocinio presso un ente pubblico o privato, con la realizzazione di un progetto per il conseguimento del titolo finale.
“Il Master in Digital Humanities rappresenta una novità nel panorama formativo nazionale e un’opportunità innovativa di allargare le competenze professionali degli studenti in un settore come la cultura in continuazione evoluzione – afferma Michele Bugliesi, rettore dell’ Università Ca’ Foscari – Il mondo del lavoro oggi richiede aggiornamenti continui e professionalità trasversali che possano essere impiegate in molteplici contesti; da diversi anni Ca’ Foscari sta investendo nell’ambito delle competenze digitali applicate ai beni culturali e agli studi umanistici, competenze sempre più ricercate e imprescindibili per saper interpretare il cambiamento del mercato e non solo. Il Master in Digital Humanities è un nuovo importante tassello di questa sfida, arricchito dalla collaborazione con Samsung Electronics Italia che ringrazio per aver creduto in questo progetto”.
“La rivoluzione digitale è ormai in atto, lo vediamo tutti i giorni nella nostra vita privata e professionale – commenta Mario Levratto, head of marketing & external relations di Samsung Electronics Italia – Questa trasformazione investe tutti i settori, anche quello dei Beni Culturali dove l’integrazione tra tecnologia, arte e cultura consente alle persone di accedere a esperienze di fruizione e apprendimento del nostro patrimonio artistico e culturale più ricche e coinvolgenti. La diffusione di competenze digitali avanzate è quindi fondamentale per realizzare pienamente e in modo efficace il cambiamento. La nostra collaborazione con Ca’ Foscari per il Master in Digital Humanities ha proprio questo obiettivo: offrire ai talenti italiani una preparazione evoluta che unisce l’informatica alle scienze umane per sostenere l’innovazione dell’industria culturale e promuovere la digitalizzazione del Paese”.