Un nuovo spazio virtuale accessibile online, realizzato in collaborazione con oltre 60 istituzioni culturali di tutto il mondo. È questo l’ultimo progetto lanciato dal Google Cultural Institute per permettere agli utenti di vivere un’esperienza digitale unica, dedicata al teatro, alla danza e alla musica.
Sarà possibile accedere a video a 360 gradi degli spettacoli, immagini panoramiche di Street View e mostre digitali. Incluse negli spazi accessibili famose platee delle arti e dello spettacolo, come la Filarmonica di Berlino e l’Opera Garnier di Parigi, Non mancheranno naturalmente palcoscenici italiani: il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro di San Carlo, il Teatro della Pergola ed il Museo del Violino.
In particolare, la collaborazione con il teatro romano dell’Opera, grazie allo sfruttamento della tecnologia video a 360 gradi e al visore 3D Google Cardboard, consentirà agli utenti di vivere sia la messa in scena sia il dietro le quinte della performance teatrale “Ascesa e caduta della città di Mahagonny“, opera nata dalla collaborazione tra il drammaturgo Bertolt Brecht e il musicista Kurt Weill.
Inoltre, la sezione del Google Cultural Institute raccoglierà più di 100 immagini dell’archivio storico del Teatro, un’immagine Gigapixel ad altissima risoluzione del sipario realizzato da Giorgio de Chirico per l’Otello di Gioachino Rossini e una mappatura di immagini Street View che permetteranno al visitatore di scoprire gli interni del Teatro a 360 gradi.
Infine, grazie a una ricca mostra digitale, la storia della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma prenderà vita sulla piattaforma di Google Cultural Institute: dal 1937 le Terme di Caracalla hanno visto andare in scena, oltre a grandi classici verdiani come Aida e La Traviata, anche Bob Dylan, Elton John e Ludovico Einaudi e i protagonisti della danza classica e contemporanea come il Pink Floyd Ballet, Carla Fracci e Roberto Bolle.
“Siamo felici di collaborare con cosi tante istituzioni che rappresentano il meglio del teatro, della danza, della musica e dell’opera nel mondo – ha commentato Amit Sood, Direttore del Google Cultural Institute –. Per la prima volta li abbiamo riuniti insieme in un unico spazio virtuale. Il nostro obiettivo è rendere le arti dello spettacolo accessibili a tutti, catturare così l’attenzione dei curiosi e permettere di cogliere dettagli che neppure i fan più accaniti hanno mai visto prima”.
Il Google Cultural Institute continua così nel suo impegno di portare l’arte e i tesori culturali online, rendendoli accessibili agli utenti in qualsiasi parte del mondo. La nuova sezione Arti dello spettacolo accoglierà oltre 60 istituzioni culturali di oltre 20 Paesi, oltre 100 storie interattive e un totale 8.000 contenuti tra foto, video e altri documenti.