Rim e Motorola trovano l’accordo nella disputa sulla proprietà
intellettuale di una delle tecnologie chiave alla base dei loro
smartphone: la canadese produttrice dei Blackberry ha acconsentito
al pagamento di un risarcimento una tantum alla concorrente e a
versare delle royalties, in cambio della chiusura del procedimento
legale.
Quella tra Rim e Moto è solo una delle tante battaglie tra
produttori di smartphone trasferitesi dai mercati alle aule dei
tribunali. Le aziende cercano non solo il pieno controllo sui loro
brevetti ma strategie di intimidazione verso le rivali.
Rim ha lo share più grande sul mercato americano degli smartphone
con i suoi Blackberry, molto usati soprattutto dagli utenti
aziendali. Sul segmento consumer, tuttavia, i cellulari eleganti e
“cool” di Motorola e Apple attraggono fette sempre più vaste
di pubblico. A sua volta
Motorola cerca di conquistare
l’utenza business con nuovi device che girano sul sistema
operativo di Google: il suo smartphone Droid ha avuto un forte
sostegno da parte di Verizon Wireless e il co-ceo di Motorola
Sanjay Jha prevede un forte aumento delle vendite di smartphone nel
secondo trimestre.
Motorola aveva intentato causa contro Rim a gennaio. Pochi mesi
dopo, Apple ha fatto causa alla Htc sempre per una questione di
copyright (per una tecnologia legata al touchscreen), una mossa
considerata da molti come un attacco indiretto a Google, perché
contiene un’implicita minaccia a ogni produttore di handset che
usa Android. Htc ha a sua volta attaccato Apple su altri brevetti.
Un’altra causa ancora vede contrapposte Apple e Nokia. Infine
Kodak ha intentato causa contro Apple e Rim sostenendo che i loro
smartphone usano illegalmente la sua tecnologia di digital imaging.