Telecom, tutti i proxy advisor contro l’ingresso di Vivendi in cda

Dopo quello di Frontis e di Iss arriva anche il no di Glass Lewis: niente allargamento del board con la nomina dei quattro nomi proposti dai francesi. Ok, invece, alla conversione delle azioni di risparmio

Pubblicato il 02 Dic 2015

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Anche l’ultimo advisor boccia l’ingresso di Vivendi nel cda Telecom. Glass Lewis consiglia anche lui ai suoi clienti – nelle scorse settimane a dire no erano stati anche Frontis e Iss – di votare contro le proposte di Vivendi all’assemblea di Telecom sull’allargamento del cda e la nomina di quattro suoi rappresentanti. Lo si legge nel report che dà le indicazioni ai fondi. Per la proposta di conversione delle azioni è consigliato il voto a favore.

L’incognita fondi sul cda si fa dunque più pesante. Anche per Iss l’arrivo di Vivendi nel cda non sarebbe un bene per Telecom. “La nomina dei quattro candidati di Vivendi ribalterebbe alcuni dei positivi cambiamenti che sono stati introdotti dalla società in occasione dell’ultimo rinnovo del cda, tra cui la riduzione delle sue dimensioni, la maggiore presenza dei consiglieri indipendenti e l’aumento dei rappresentanti degli azionisti di minoranza”, era la spiegazione di Iss che però raccomandava di votare a favore dell’operazione di conversione.

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