Uber ha dato il via a un nuovo round di finanziamenti: in cerca di nuovi investitori, o di un nuovo impegno da investitori esistenti, i fondi che raccoglierà questa volta faranno schizzare la valutazione della start-up californiana che ha rivoluzionato il modo di chiamare il taxi a ben 62,5 miliardi di dollari, secondo quanto riporta Business Insider.
Una valutazione di queste proporzioni significa che Uber ha superato molte grandi aziende quotate americane, tra cui, secondo le cifre fornite da Statistica, i produttori d’auto Ford (che ha una valutazione di 55,4 miliardi di dollari) e GM (55,1 miliardi), colossi dei media come Fox (58,5 miliardi) e Time Warner Cable (55,3 miliardi) e Internet companies come Netflix (54,2 miliardi), PayPal (41,8 miliardi) e eBay (34,3 miliardi).
La valutazione di Uber contrasta con il fatto che l’azienda per ora è probabilmente in perdita, nota ancora Business Insider, e sicuramente fattura solo una frazione di quanto fatturano i colossi con cui viene confrontata. Le entrate nette di Uber attese per quest’anno sono infatti di circa 2 miliardi di dollari, mentre, per fare degli esempi, eBay ha fatturato quasi 18 miliardi di dollari nel 2014, Time Warner 23 miliardi e Ford 136 miliardi.
Ma quel che fa alzare le quotazioni di Uber è il fatto che la start-up cresce molto più rapidamente delle altre aziende e questo è l’elemento che conta di più per gli investitori privati. Si calcola infatti che Uber realizzi un fatturato annuale complessivo di 10 miliardi di dollari; poiché trattiene il 20% da ogni transazione, quest’anno dovrebbe incassare 2 miliardi. Attualmente il grosso del guadagno è prodotto nelle 10 città maggiori in cui Uber è presente, come San Francisco e New York, ma poiché la taxi app opera in oltre 140 città del mondo, gli investitori sono pronti a scommettere che appena questi altri mercati saranno maturi la capacità di Uber di fatturare diventerà stratosferica.
Naturalmente, questo non vuol dire che la società sia profittevole né che lo diventerà facilmente, soprattutto in questa prima fase in cui spende molto sia in marketing che per per reclutare conducenti. Tuttavia, sono cifre sensazionali per una start-up nata da cinque anni e la propensione degli investitori a scommettere su Uber ne è la prova. Secondo fonti di Business Insider, le revenues di Uber cresceranno del 300% l’anno prossimo e l’azienda si quoterà in borsa tra qualche anno con una valutazione compresa tra 50 e 100 miliardi di dollari.