Spettacolare rimonta in classe di Google. Il nuovo arrivato del settore education è riuscito a scalare la classifica della diffusione nelle scuole rimontando Apple e soprattutto Microsoft, adesso certamente in difficoltà. In gioco c’è molto più che non la semplice occupazione di una fetta importante di mercato: è nelle scuole, come ben sanno i grandi della tecnologia, che si formano i consumatori di domani.
L’idea è che, in epoca di tagli e risparmi, il costo e soprattutto la modalità di funzionamento dei computer low cost di Google sia perfetta: sta tutto nel cloud, riducendo radicalmente la gestione e l’amministrazione degli apparecchi: niente backup, niente installazione, niente manutenzione se non quella delle password e l’accesso alla rete WiFi.
Inoltre, a differenza della voglia di tablet che ha preso la scuola europea, i Chromebook sono computer veri e propri, sempre connessi alla rete perché in ambito scolastico sono sostanzialmente stanziali, e viaggiano come se fossero macchine per ambienti di lavoro tradizionali. Il tallone d’Achille della mancanza di connessione, a cui Google ha solo parzialmente offerto soluzioni di cache locale, in ambiente chiuso come quello scolastico non è presente.
«Era chiaro – dice l’analista di Forrester, J.P. Gownder – che ci fosse stato un progresso nel settore education, ma che i numero fossero diventati questi in soli tre anni è francamente scioccante». Le cifre, rilasciate da Futuresource Consulting, indicano che nel terzo trimestre del 2015 Chromebook ha il 53% del mercato K–12 (le scuole elementari e medie) negli Stati Uniti.
A pagare sono Apple, che vede crollare la sua quota di mercato dal 52% al 24%, e Microsoft che passa anch’essa dal 43% al 24%. In numeri assoluti, i Chromebook di Google hanno venduto 4,4 milioni di apparecchi su un totale di 8,9 milioni, il che vuol dire che negli ultimi mesi ogni giorno vengono attivati 30mila nuovi Chromebook nelle scuole americane.
Circa 50 milioni di studenti usano le Apps for Education di Google che permettono di collaborare sui documenti, inviare i compiti e fare ricerche. C’è anche una versione dello store di Google, chiamata Play for Education, che offre computer da 199 dollari (il CTL J2 Chromebook) a 249,99 dollari per il Chromebook 2 di Toshiba, più altri 30 dollari per il costo di gestione. I computer arrivano con software scolastico, app e contenuti già approvati dalle scuole e permettono di mettere online una classe in pochi minuti.