ANTITRUST

Qualcomm sotto la lente dell’Antitrust Ue

La Commissione Ue indaga per abuso di posizione dominante: la multinazionale dei chipset avrebbe pagato un produttore di smartphone per utilizzare soltanto i suoi processori e venduto sottoprezzo per penalizzare i rivali di Icera

Pubblicato il 09 Dic 2015

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Qualcomm avrà 3 e 4 messi di tempo per rispondere alle accuse dell’Antitrust Ue sull’abuso di posizione dominante che la multinazionale Usa avrebbe utilizzato per sbaragliare la concorrenza nel campo dei processori per smartphone e tablet. La società avrebbe tra le altre cose, secondo l’accusa, pagato illegalmente una grande compagnia del settore perché utilizzasse esclusivamente i suoi processori, e venduto sottocosto la propria produzione per mettere fuori mercato il concorrente Icera. Il gigante americano dei “chipsets”’ secondo Bruxelles ha abusato della sua posizione dominate sui mercati mondiali dei processori 3G e 4G.

“Sono preoccupata che le azioni della Qualcomm possano aver spinto fuori concorrenti o impedito loro di competere – afferma Margrethe Vestager (nella foto), commissario Ue alla
concorrenza – Dobbiamo assicurare che i consumatori europei continuino a beneficiare di concorrenza e innovazione in un’area che è al centro dell’economia di oggi”.

La prima accusa alla società Usa è di “pagamento esclusivo”: sin dal 2011 la Qualcomm “ha pagato somme significative a uno dei principali produttori di smartphone e tablet”, e questo, secondo i rilievi della Commissione Ue – ha ridotto gli incentivi al produttore di rifornirsi di chipset dai concorrenti della Qualcomm e ha danneggiato la concorrenza e l’innovazione”. Il contratto sotto accusa “con la clausola di esclusività”, precisa Bruxelles, “è tuttora in vigore”. L’azienda ha tre mesi di tempo per rispondere.

La seconda riguarda il “prezzo predatorio” che Qualcomm avrebbe applicato dal 2009 al 2011 “vendendo alcuni processori sottocosto, con l’intenzione di ostacolare la concorrenza nel mercato” nel momento in cui il concorrente Icera “era una minaccia crescente nel segmento più avanzato del mercato”. La società americana aveva quindi deciso di vendere a prezzi inferiori ai costi i suoi chipset per Umts a due clienti. Questa ha ora 4 mesi di tempo per rispondere alla Commissione.

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