Mark Zuckerberg fa sentire la sua voce e si schiera contro le recenti dichiarazioni del candidato alle primarie repubblicane per la corsa alla Casa Bianca Donald Trump, che aveva proposto lo stop all’ingresso negli Stati Uniti alle persone di religione islamica. “Se sei un musulmano in questa comunità – scrive in un post il fondatore del social network – voglio che tu sappia che qui sei sempre benvenuto e che lotteremo per proteggere i tuoi diritti e creare un contesto pacifico e sicuro per te”.
“Dopo gli attacchi di Parigi e l’odio di questa settimana – prosegue Zuckerberg – posso solo immaginare la paura che hanno i musulmani di essere perseguiti per le azioni di altri. Come ebrei, i miei genitori mi hanno insegnato che bisogna schierarsi contro gli attacchi verso tutte le comunità. Anche se l’attacco non è contro di te oggi, con il tempo gli attacchi alla libertà di chiunque danneggiano tutti”.
A scatenare l’indignazione di Zuckerberg era stata la reazione di Donald Trump dopo la strage al centro disabili di San Bernardino, in California: “C’è bisogno di una completa chiusura agli ingressi dei musulmani negli Usa finché non capiremo esattamente cosa sta succedendo – aveva detto l’esponente del partito repubblicano – La situazione è fuori controllo”.
Una posizione, quella di Trump, che ha causato reazioni ai più alti livelli istituzionali in tutto il mondo, come testimoniano le dichiarazioni del primo ministro britannico David Cameron, secondo cui i commenti di Trump sono “parole che dividono, non aiutano e che sono semplicemente sbagliate”, e dl primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che in un comunicato aveva “respinto” le osservazioni del candidato alle primarie repubblicane.