“Siamo un hub per l’innovazione che risponde alle esigenze del mercato. I dodici milioni di euro, investiti nel 2015, hanno creato innovazione strettamente connessa allo sviluppo sostenibile e alla creazione di nuovi business e posti di lavoro”. Roberto Saracco direttore di Eit Digital Italy, divisone italiana dell’ecosistema europeo che riunisce aziende, università e centri di ricerca specializzati nell’Ict, traccia un bilancio dei risultati ottenuti fino ad oggi.
L’occasione per fare il punto dei primi 3 anni di attività è stato l’Italian Innovation Day, organizzato presso il centro di ricerca di Trento dove si trova la sede italiana di Eit Digital. Circa 44 i milioni spesi in innovazione grazie alle risorse di partner e del fondo istituzionale dalla comunità, che fa parte dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), dal 2012 a oggi. Una crescita importante se si pensa che gli investimenti istituzionali 3 anni fa erano di 2 milioni e che la previsione per il 2016 è di toccare 12 milioni, ossia la stessa cifra investita quest’anno contando entrambi i canali di finanziamento.
“In Europa sono stati creati due posti di lavoro e mezzo, grazie alle nuove competenze digitali, ogni due persi, perché obsoleti rispetto ai moderni processi di produzione e sviluppo – spiega Saracco-. Le domande che ci poniamo per valutare se le linee di ricerca hanno successo sono due e riguardano i posti di lavori creati e la ricchezza prodotta”.
A fare da contraltare ai numeri dell’attività di Eit Digital Italy c’è però l’indice Desi (Digital Economy and Society Index): “L’Italia arriva allo 0,37 rispetto alla media europea che è allo 0,48. Stiamo imprimendo una svolta significativa nella direzione della crescita – sottolinea Gian Mario Maggio, co-location centre manager di Eit Digital Italy-. Offriamo, infatti, una rete di opportunità internazionali alle neo imprese italiane che che vogliono aggredire mercati nuovi”
L’evento del 10 dicembre è stato anche l’occasione per presentare 30 nuovi progetti relative a diverse aree: dalle smart city allo smart retail, passando per salute e benessere, tecnologie e infrastrutture abilitanti e industria del futuro.