Patuano: “Ampliato piano Ngn, ritorno economico supera aspettative”

“Andremo in altri 1.146 Comuni delle aree C e D”, ha detto l’Ad di Telecom Italia in occasione dell’Assemblea. “Così il Paese potrà concentrare i fondi pubblici dove c’è davvero fallimento di mercato”

Pubblicato il 15 Dic 2015

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Telecom Italia spinge l’acceleratore sulla fibra ottica. “Abbiamo ampliato il corrente piano dopo aver verificato che il ritorno economico degli investimenti sia migliore delle aspettative iniziali – ha detto l’Ad Marco Patuano in occasione dell’Assemblea -. Permettiamo in questo modo al Paese di concentrare i fondi pubblici laddove realmente c’è il fallimento di mercato”. Patuano ha ricordato che nell’ambito dell’ultima consultazione pubblica Telecom ha esteso il proprio piano di copertura in fibra ad altri 1.146 comuni (cluster C e D) con orizzonte temporale a fine 2018. E a tal proposito l’Ad ha annunciato che Telecom “parteciperà a tutti bandi Ngn al Sud ed è pronta a collaborare con chiunque possa consentirr una riduzione dei costi delle infrastrutture per le quali comunque serve una progettualità concreta e un impegno pluriennale secondo standard di qualità che soddisfino gli stringenti delle Authority” sostenendo la necessità che “gli investimenti privati ricevano complemento da fondi pubblici in modo da estendere la copertura territoriale del servizio laddove si manifestino condizioni di fallimento di mercato” e che al contempo “sia garantita remunerazione adeguata dei costi di manutenzione della rete in rame, considerato che per molti anni questa rete continuerà a svolgere un ruolo complementare per la fibra”. Patuano ribadisce la posizione di Telecom relativamente alla società della fibra puntualizzando che “il miglioramento dei rapporti con gli Olo non passi da società comuni quanto piuttosto attraverso il miglioramento dei modelli di fornitura dei servizi wholesale”.E nel sottolineare che “è in corso di finalizzazione un nuovo finanziamento da 500 milioni con la Banca europea degli investimenti per lo svluppo della nuova infrastruttura fissa di nuova generazione”, puntualizza che “questo intervento rappresenterà l’iniziativa di importo maggiore finora realizzata in Europa nell’ambito del piano Juncker”.

Nell’evidenziare che Telecom “è indiscussa protagonista della digitalizzazione del Paese”, e che “un paese più digitale è un Paese che cresce”, Patuano ha sottolineando che Telecom sta lavorando al piano strategico. “Nel nuovo piano cambierà l’obiettivo 2016 che è quello della stabilizzazione dell’Ebitda domestico”.Stabilizzazione che avverrà “senza includere le partite straordinarie.

Riflettori anche sul Brasile che “resta core”. Il Brasile “rimane per noi ‘core’ in quanto è un mercato grande, giovane e che in tempi ragionevoli tornerà a crescere”.

Novità anche sul fronte del “brand”: tra meno di un mese – ha annunciato Patuano – “presenteremo in nuovo logo”. “Lo scorso maggio abbiamo annunciato la scelta di far convergere nel 2016 tutte le offerte commerciali dei nostri segmenti di mercato verso Tim, costruendo una brand experience rinnovata e capace di unire la solidità di Telecom Italia alla personalità innovativa del marchio che ha da sempre identificato i nostri servizi di telefonia mobile”.

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