Home networking, lo standard dell’Itu non piace al mercato

Il nuovo Gh.n permette lo streaming di contenuti multimediali di alta qualità attraverso cavi elettrici, coassiali o telefonici. Ma le tecnologie già disponibili non sono compatibili

Pubblicato il 16 Giu 2010

L’International telecommunication union dà il via libera
definitivo al G.hn, il nuovo standard di comunicazione veloce (fino
a 1 Gbps) proposto dal consorzio Home grid forum per
l'interconnessione di apparati multimediali nelle abitazioni.
Televisori, home theatre e media server comunicheranno tra loro
attraverso le reti già presenti in casa, i cavi elettrici oppure
quelli coassiali o ancora i doppini telefonici.

Via libera dunque allo streaming di contenuti audio e video di alta
qualità nelle case. Da parte loro, i venditori di chip potranno
realizzare un solo microprocessore che funziona con qualunque tipo
di collegamento domestico e i service provider potranno usare un
solo tipo di set-top box o apparecchio gateway; in definitiva, i
costi dovrebbero abbassarsi per tutte le parti interessate, secondo
i sostenitori del G.hn.

I primi chip compatibili con lo standard dovrebbero arrivare sul
mercato per fine anno, mentre i prodotti per il segmento consumer
dovrebbero essere pronti nel 2011, secondo Matt Keowen dell’Home
Grid Forum. Anche se la velocità massima teorica del Gh.n è di un
1Gbps, quella reale varierà a seconda del mezzo utilizzato. Per i
cavi coassiali, dovrebbe raggiungere 800 Mbps, per le linee
elettriche, tra i 200 Mbps e i 400 Mbps, per i doppini in rame, dai
200 Mbps in su, spiega Keowen.

Tra i membri dell’Home Grid Forum ci sono aziende come Intel,
Panasonic, Bt, il retailer Best Buy, e compagnie focalizzate sul
mercato dell’home networking come Ikanos. Tra le ultime a unirsi
al gruppo, Kawasaki Microelectronics America e TangoTec.

Tuttavia, altre tecnologie indirizzate specificamente alle linee
elettriche e al cavo, nonché le nuove tecnologie wireless
ultra-veloci, fanno temere sulle reali potenzialità del G.hn. Il
nuovo standard non è compatibile con i sistemi appoggiati dalla
HomePlug Powerline Alliance e dalla Multimedia Over Coax Alliance
(Moca). Con la tecnologia HomePlug, i cavi elettrici di casa
possono distribuire servizi Internet su banda larga, video Hd,
musica digitale e applicazioni di smart energy. Moca è invece lo
standard universale per connettere la casa a servizi di
intrattenimento usando i cavi coassiali.

HomePlug ha commentato la decisione dell’Itu mettendo in dubbio
la necessità di introdurre un nuovo standard: “Se si vuole
unificare il mercato, bisogna andare dove sono i leader”, ha
detto Rob Ranck, presidente della Alliance, che conta tra i suoi
membri Cisco Systems, Broadcom, Marvell e General Electric. Secondo
Ranck, la giusta direzione da prendere sarebbe combinare nello
stesso chip i sistemi di HomePlug e Moca. Di quest’ultima fanno
parte, tra gli altri, Broadcom, Cisco, Panasonic, Comcast e Cox
Communications.

La guerra tra tecnologie di complica, perché per l’home
networking dei Pc ci sono anche le Lan wireless, e diventeranno
sempre più veloci con la specifica WiGig, che potrebbe presto
entrare a far parte degli standard del wi-fi. Il WiGig può offrire
fino a 7Gbps in una stanza, dicono i suoi sostenitori, e può
essere collegato al resto della casa tramite un wi-fi tradizionale
(più lento).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Canali

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati