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PagoPA, l’e-payment arriva nelle scuole italiane

Gli 8.500 istituti italiani aderiscono al sistema di pagamenti digitali pubblici tramite la piattaforma “PagoinRete”. Servizi a regime entro il 2016. Il ministro Madia: “Costruiamo un Paese più semplice”

Pubblicato il 16 Dic 2015

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Sono circa 10mila le PA che ad oggi hanno aderito al sistema dei pagamenti elettronici; l’andamento dell’ultimo mese è in crescita essendosi registrate circa 100 adesioni al giorno.

Per favorire la partecipazione al sistema da parte di tutte le istituzioni scolastiche, il Miur in collaborazione con Agid ha realizzato una specifica piattaforma applicativa denominata “PagoinRete” che colloquia con PagoPA e consente alle oltre 8.500 scuole italiane di aderire al sistema dei pagamenti elettronici in un unico momento.

La piattaforma “PagoinRete” permette alla segreteria scolastica di configurare i propri avvisi telematici di pagamento in relazione ai contributi richiesti per tasse e servizi scolastici. Gli avvisi di pagamento sono messi a disposizione di genitori e alunni che possono selezionarli e pagarli online utilizzando il canale e lo strumento di pagamento preferito. Il processo si completa con l’invio di notifiche che confermano l’avvenuto pagamento.

La piattaforma “PagoinRete”, già in fase di sperimentazione per le prime scuole aderenti sarà resa disponibile progressivamente per tutte le istituzioni scolastiche nel corso del 2016 favorendo l’informaztizzazione dell’intero sistema dei pagamenti scolastici.

Aumenta anche il numero dei servizi messi a disposizione di cittadini e imprese da parte di enti e PA centrali e locali: circa 800 sono i comuni che hanno aderito al nodo tramite Unioncamere per il pagamento degli oneri Suap (Sportello Unico Attività Produttive). Il sistema di pagamenti elettronici è in corso di implementazione anche da parte di Inail per quanto riguarda il pagamento online dei contributi volontari per le casalinghe.

Tra gli enti che hanno già aderito anche Equitalia Spa, Inps per il versamento dei contributi volontari relativi al sistema pensionistico e 19 tra regioni e province autonome per il pagamento di bollo auto e ticket sanitario. Le PA centrali sono presenti con 10 ministeri, 2 enti previdenziali e assistenziali e 52 altre amministrazioni.

“L’innovazione tecnologica rende il Paese più semplice e riduce i divari tra i ricchi e i poveri, rendendo a tutti accessibili i servizi della Pubblica Amministrazione”, dice il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, intervenuta a un convegno sui
pagamenti elettronici, a due settimane dall’obbligo per le amministrazioni di aderire alla piattaforma PagoPA. La digitalizzazione della PA per il ministro “elimina i blocchi, che ostacolano chi ha meno possibilità economiche”.

PagoPA rappresenta un progetto strategico nel percorso di attuazione della strategia per la Crescita Digitale; le pubbliche amministrazioni sono obbligate ad aderire al sistema e a programmare le attività di implementazione dei servizi entro il 31 dicembre 2015 (come da documento “Linee Guida per l’effettuazione dei pagamenti elettronici a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi” GU N. 31 del 7 febbraio 2014).

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