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Fs punta sul digitale: va in pensione il biglietto chilometrico

Da giugno 2016 non sarà più possibile acquistare biglietti “aperti” per le tratte locali. Tramite il sito e l’app Trenitalia, oltre che in biglietteria e punti autorizzati, saranno venduti i tagliandi che indicheranno sempre la stazione di partenza e quella d’arrivo

Pubblicato il 21 Dic 2015

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Dopo 23 anni di onorato servizio i biglietti chilometrici per le ferrovie regionali vanno in pensione. In commercio dal 1993, acquistabili anche in tabaccheria, i tagliandi per utilizzare le ferrovie digitali spariranno da giugno 2016, ma già oggi si possono acquistare i nuovi biglietti tramite i canali digitali, quindi il sito trenitalia.com e l’app di Trenitalia per il mobile: conterranno l’indicazione della stazione di partenza e di arrivo, e saranno utilizzabili entro un periodo di tempo limitato dall’acquisto. Sarà possibile acquistare i titoli di viaggio da quattro mesi fino a 20 minuti prima della partenza.

L’obiettivo finale, spiega una nota dell’azienda, è la completa digitalizzazione e smaterializzazione del biglietto con l’adozione di sistemi, come le smartcard, che agevolano i percorsi di integrazione, anche tariffaria, tra trasporto su ferro e su gomma.

La roadmap della fase di transizione prevede che i biglietti chilometrici non siano più consegnati ai punti vendita dal 31 dicembre 2015, che i negozianti non ne possano più vendere a partire dal 31 marzo 2016, e che i viaggiatori non possano più utilizzarli dalla fine di giugno.

Trenitalia – recita una nota dell’azienda – dopo aver condiviso l’iniziativa con i principali stakeholder, Regioni, associazioni dei consumatori e sindacati, ha avviato in questi giorni, anche sulla stampa, un’ampia campagna di comunicazione per informare i propri clienti delle tante opzioni di acquisto e della vasta e capillare rete di vendita a disposizione”.

I biglietti per i servizi regionali si acquistano nelle ricevitorie Lis Paga di Lottomatica e Sisalpay, presso i tabaccai, sul sito internet trenitalia.com, con le App Prontotreno e Trenitalia, oltre che alle biglietterie con operatore e self service delle stazioni.
Nel corso degli anni, sottolinea la nota, il biglietto chilometrico ha alimentato anche il fenomeno dell’evasione e dell’elusione, con un utilizzo improprio e fraudolento non sempre facilmente accertabile. Il recupero delle risorse attraverso la lotta all’evasione permetterà di proseguire nell’ammodernamento della flotta regionale, dal momento che ogni due punti
percentuali di ricavi recuperati, è la proiezione dell’azienda, si possono acquistare tre nuovi treni elettrici o cinque diesel.

I biglietti con gli itinerari di viaggio definiti consentiranno inoltre, a differenza dei più generici chilometrici, di monitorare con precisione i reali flussi della domanda di trasporto, fornendo informazioni utili per una migliore programmazione dell’offerta da parte delle Regioni committenti.

La decisione di Trenitalia solleva le perplessità dei pendolari: “Sono biglietti versatili, da tenere in tasca e usare all’occorrenza – dice a Repubblica Vanni Ghimenti, portavoce di un comitato di pendolari toscano – Potevano essere comprati rapidamente e senza fare la fila alla tabaccheria, ed erano molto utili agli anziani o per chi ha difficoltà a usare le emettitrici self-service”.

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