IL PREMIO

Ericsson, porte aperte alle startup

Le vincitrici del Programma Ego – Atooma, OpenMove, Smart Tyre e Greenspider – avranno la possibilità di far crescere la propria idea d’impresa all’interno del campus di Roma della multinazionale svedese. Mirtillo: “Valorizziamo i giovani talenti”

Pubblicato il 21 Dic 2015

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Ericsson premia quattro startup innovative. La prima classificata dell’edizione 2015 del Programma Ego, vincitrice anche del Premio per l’Innovazione, è Atooma, fondata nel 2012 da Fabrizio Cialdea e Gioia Pistola che, con il suo smart assistant per Android, ha da subito riscosso importanti successi tra cui il Mobile Premier Award, il Telekom Innovation Contest, TechCrunch Italy e StartTelAviv. Atooma sta evolvendo e ha trionfato al Programma Ego grazie a Resonance A.I., una piattaforma per l’Internet of Things dedicata ai produttori di dispositivi e agli sviluppatori di app, in grado di raccogliere informazioni da diverse fonti – smartphone, wearables, app – apprendere da queste ultime il comportamento e le abitudini dell’utente e reagire di conseguenza, offrendo suggerimenti e azioni intelligenti su ogni dispositivo. Il team di Atooma avrà anche la possibilità di vivere da vicino il prossimo Mobile World Congress di Barcellona, il più grande evento al mondo dedicato alle comunicazioni mobili.

Secondo classificato è il team di OpenMove, con una nuova modalità per pagare i biglietti di bus, treno, metro e parcheggio. Si tratta di una soluzione per la smart mobility, ottimizzata per i tre diversi attori dell’ecosistema della mobilità: utenti, società di trasporto e attività commerciali. Gli utenti possono trovare la miglior combinazione di viaggio e possono comodamente pagare da smartphone. OpenMove garantisce inoltre alle società di trasporto – pubbliche e private – una soluzione completa, semplice da utilizzare e senza costi di implementazione. Attraverso OpenMove è possibile inoltre coinvolgere attivamente il terzo attore dello scenario della mobilità: attività commerciali locali infatti possono promuovere prodotti, eventi e servizi geolocalizzati.

Proseguendo nella classifica, si aggiudica il terzo posto Smart Tyre, un progetto della start-up Wriggle Solutions che nasce dall’idea di 3 giovani ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna. Si tratta di una soluzione integrata di sensoristica low-cost e cost-effective, supportata da elaborazioni e archiviazione di dati in tempo reale, in grado di monitorare lo stato degli pneumatici del proprio veicolo e di rilevare e segnalare al conducente eventuali criticità per poter prevenire incidenti. In questa infrastruttura è possibile integrare servizi aggiuntivi volti ad abbattere consumi di carburante ed emissioni di CO2, analizzare e ridurre i costi operativi per flotte di veicoli commerciali e i costi assicurativi per guidatori prudenti.

Al quarto posto si posiziona Greenspider, start-up nata in Germania con un team guidato dal ceo Alessandro Cantore e accomunato dalla voglia di operare in ambito internazionale nello sviluppo di soluzioni smart per la condivisione di veicoli. La loro idea di business, Smash – Smart Sharing – è un dispositivo miniaturizzato, a bassissimo consumo, dotato di connettività mobile, localizzazione, e comunicazione di prossimità. Smash può essere installato su piccoli mezzi di trasporto urbani rendendoli intelligenti e facilitandone l’accesso mobile e l’utilizzo condiviso. L’aspetto più innovativo è la capacità di rendere interoperabili schemi di veicoli eterogenei, introducendo quindi un grande beneficio per gli utilizzatori.

I progetti vincitori si sono distinti per il potenziale innovativo, l’attinenza al settore dell’Information & Communication Technology (Ict), la capacità di rispondere ad un bisogno sociale e alla trasferibilità sul mercato, oltre ad essere stati ritenuti fra i più interessanti nel contribuire ad accelerare l’innovazione tecnologica in alcuni settori strategici, come quello dell’Internet delle cose, del cloud e dei big data.

Ericsson garantirà alle start-up selezionate un periodo di accelerazione di due anni, mettendo a disposizione uffici attrezzati nel campus Ericsson di Roma, consulenze in ambito organizzativo, commerciale, tecnologico, legale e finanziario e importanti opportunità per entrare in contatto con la rete di clienti e partner internazionali dell’azienda. Le quattro start-up vincitrici avranno quindi l’opportunità di sviluppare concretamente la propria idea e proporla con più facilità ed efficacia sul mercato nazionale e internazionale. Trattandosi di uno dei principali progetti di responsabilità sociale, Ericsson garantisce la piena indipendenza dei progetti sviluppati dalle start-up, non trattenendo alcuna quota societaria.

“Negli ultimi anni stiamo assistendo alla realizzazione di quella che in Ericsson chiamiamo Networked Society – la Società Connessa – dove tutto ciò che beneficerà di una connessione sarà connesso, generando benefici per le persone, le imprese e l’ambiente. Questa trasformazione già in atto sta facendo crescere la domanda di competenze digitali nel mondo e in Italia – spiega Nunzio Mirtillo, amministratore delegato di Ericsson in Italia e Presidente della Regione Mediterranea Ericsson. – È quindi fondamentale formare e valorizzare i giovani talenti, sostenendo in modo concreto tutte quelle idee di business che alimentano l’ecosistema dell’innovazione nel nostro Paese e che contribuiranno al raggiungimento dei 17 nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile recentemente lanciati dalle Nazioni Unite. Il Programma Ego di Ericsson ha supportato 25 startup nel corso delle diverse edizioni, con un tasso di successo di oltre il 75%.”

“Da anni crediamo nell’importanza di stabilire una profonda sinergia e collaborazione tra Università, imprese e istituzioni, al fine di promuovere l’innovazione nel nostro Paese, favorire lo sviluppo di competenze strategiche in ambito ICT e sostenere la trasformazione digitale attraverso le idee dei giovani. È proprio da questa convinzione che nel 2004, quando in pochi parlavano di startup, è nata l’idea del Programma Ego sottolinea Cesare Avenia, Presidente di Ericsson in Italia e Presidente della Fondazione Lars Magnus Ericsson. – Il successo di questa iniziativa, giunta ormai alla settima edizione, e l’affermazione sul mercato delle numerose start-up che nel corso degli anni hanno potuto realizzare i loro progetti all’interno del Campus Ericsson, dimostrano che ci stiamo muovendo nella giusta direzione. L’internazionalizzazione e l’attrazione di investitori esteri è oggi un elemento fondamentale per l’ulteriore crescita dell’ecosistema italiano delle start-up.”

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