“Si tratta di un risultato importante sia dal punto di vista del merito che del metodo”. Piero Fassino, presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani, commenta così il protocollo d’intesa sugli impianti di telefonia mobile firmato da Anci, H3g, Vodafone e Wind. L’accordo prevede la condivisione di un criterio di calcolo per la determinazione del valore del canone di locazione delle stazioni radio base su beni comunali, prendendo come base il valore del bene calcolato dall`Osservatorio del Mercato Immobiliare, rivalutato con un fattore premiale.
L’obiettivo è la costruzione di solide relazioni fra Comuni e operatori di telefonia mobile, sanando alcune criticità sorte negli ultimi anni circa le locazioni delle stazioni radio base finalizzate all`erogazione del servizio di telefonia e connettività mobile.
Oltre al criterio di calcolo, il protocollo d`intesa stabilisce alcune regole procedurali, per stabilizzare la relazione fra amministrazioni locali e operatori e consentire a tutti i soggetti coinvolti di mettere in campo una programmazione di medio e lungo periodo.
“Da una parte, auspichiamo che questo accordo consenta ai Comuni di agire in un quadro di negoziazione più stabile con gli operatori, definendo dei principi di armonizzazione delle tariffe in ottica di sistema nazionale – ha spiegato Fassino -. Dall`altro, la condivisione di azioni con gli operatori di telecomunicazioni è un esempio concreto di collaborazione pubblico-privato che crea condizioni di contesto in grado di accelerare l`infrastrutturazione digitale del Paese, in linea con gli obiettivi dell`Agenda Digitale“.
Il protocollo d`Intesa sarà operativo dal 1° gennaio 2016, data a partire dalla quale i Comuni potranno aderirvi inviando una specifica richiesta all`Anci. Nel momento in cui un’amministrazione comunale aderisce i tre operatori sono impegnati a rispettare quanto previsto nell’intesa al momento della sottoscrizione di nuovi contratti, di rinnovi contrattuali o della rinegoziazione consensuale dei contratti già in essere. Ma c’è dell’altro: sempre dal primo giorno del nuovo anno H3g, Vodafone e Wind sospenderanno per 60 giorni eventuali pratiche di revisione unilaterale al ribasso dei corrispettivi dovuti per i contratti di locazione in vigore.