Oggi la giunta regionale lombarda ha approvato il documento per la
costituzione della società veicolo per la realizzazione del Piano
Ngn che diventerà operativa entro il 31 dicembre di
quest'anno. Lo ha annunciato, in occasione del Forum Telco 2010
organizzato a Roma da Business International, Raffaele
Tiscar, autore del progetto banda larga per la Regione
Lombardia.
"La Regione – ha detto Tiscar – ha deciso di puntare sulla
banda larga e su quella ultralarga, da un lato sanando il problema
del digital divide che può contare su uno stanziamento di 100
milioni di fondi pubblici per portare l'Adsl a 2 Mb a tutta la
popolazione, e dall'altro avviando i lavori per posare la fibra
ottica in 167 comuni, Milano esclusa essendo già una città full
broadband, attraverso un meccanismo progressivo di switch
off".
Per il piano ultrabroadband la Lombardia ha scelto la tecnologia
Ftth e per agevolare la posa delle infrastrutture da parte degli
operatori l'amministrazione regionale lavora alla messa a punto
di norme ad hoc in grado di abbattere gli ostacoli burocratici e
velocizzare il progetto in vista dell'Expo 2015. "Per
completare il business plan del progetto – annuncia inoltre Tiscar
– occorreranno dai 6 agli 8 mesi in cui dovrà essere definita
anche la modalità di finanziamento. La Regione inoltre è
impegnata in prima fila per stimolare la domanda".
Il modello lombardo piace all'Emilia Romagna: la regione, che
sta portando avanti il progetto Lepida, non eslude di
"replicare" in parte le azioni messe in campo dalla
giunta Formigoni. "Vogliamo ispirarci alla Regione
Lombardia", annuncia il presidente di Lepida Gabriele
Falciasecca, ricordando che ammontano a 26mila i km di
cavidotti disponibili in Emilia Romagna per 60mila km di fibra
ottica. "Stiamo procedendo con la realizzazione di due reti
man a Bologna e Modena-Reggio Emilia. Una è in fase di gara per
Ferrara e altre due seguiranno", dice Falciasecca.